resistere per volare  di Michele Petraroia
29 Agosto 2011 Share

resistere per volare di Michele Petraroia

 

Il mondo è in preda alle convulsioni causate dalle speculazioni finanziarie. Il mercato osannato come paradigma indiscusso, dall’avvento di Reagan e della Thatcher ad oggi, ha miseramente mostrato i segni del proprio fallimento. L’economia ha scalzato la politica ma il pianeta è diventato più ingiusto. L’egemonia culturale delle destre ha marginalizzato le ideologie pacifiste, egualitarie, redistributive e delle tutele sociali. L’egoismo ha spodestato la solidarietà e la paura ha innalzato i muri tra popoli, generazioni, religioni e paesi. L’Europa arranca e l’Italia non riesce a imboccare l’uscita dal tunnel. In un simile contesto si è reso necessario, a luglio, approvare in una settimana una manovra economica di lacrime e sangue che è stata vanificata dai crolli della Borsa di Milano degli inizi di agosto. Nel caldo afoso di ferragosto l’Italia è fallita, il differenziale coi titoli tedeschi è giunto a 400 punti, nessun privato o banca era più disponibile a comprare i nostri titoli del debito pubblico in scadenza ed è stato necessario l’intervento della Banca Centrale Europea che ci ha commissariati. I banchieri di Francoforte ci hanno momentaneamente salvati ma hanno preteso una manovra correttiva varata il 13 agosto che colpisce per l’ennesima volta i diritti dei lavoratori, le pensioni, la scuola, la sanità, il Sud, i giovani e cancella con un tratto di penna i comuni al di sotto dei mille abitanti e le province con meno di 300 mila residenti. Il Governo si è dato alla macelleria sociale e ha decretato la chiusura sostanziale del Molise per dare la percezione alla Banca Centrale Europea che si faceva sul serio.

In un simile contesto termina la legislatura regionale ed il 16 ottobre i cittadini saranno chiamati a votare per eleggere il Presidente della Regione ed il Consiglio Regionale. Michele Iorio con l’abituale scaltrezza ha fatto anticipare la consultazione per evitare sorprese legate al debito sanitario e prendere di sorpresa il centrosinistra. Dopo la vittoria alle provinciali di maggio il PDL è pronto a riprendersi la regione moltiplicando le liste, serrando i ranghi dall’estrema destra all’UDC, aggregando saldamente FLI e ADC al proprio carro insieme a varie liste locali che servono a drenare voti comune per comune e famiglia per famiglia. Quindi mentre in Italia vince il centrosinistra, Bossi perde autorevolezza nella Lega e Berlusconi è sempre più in crisi, in Molise sussiste il rischio di una riaffermazione politica della destra. Spetta al centrosinistra adoperarsi per unire tutte le proprie formazioni intorno ad un solo programma e a un solo candidato Presidente. Se si vuole voltar pagina e fermare il declino economico, il degrado morale e la rassegnazione imperante regionale c’è bisogno di respirare aria nuova in un clima di ritrovato entusiasmo, di fiducia nel futuro e di riferimenti valoriali, ideali e culturali.

Per dare una svolta radicale al Molise ho accettato la candidatura alle primarie che mi è stata sollecitata dalla sinistra del PD, da SEL, PDCI, Federazioni Giovanili del Centrosinistra, Associazioni, Comitati e Movimenti. Sono consapevole che intorno alla mia proposta programmatica l’alleanza può ricompattarsi dall’estrema sinistra all’Italia dei Valori e può giungere a sfidare Michele Iorio nelle migliori condizioni possibili. La mia è una candidatura che ha riferimenti precisi, coerenti, nitidi e lineari, non divide con l’IdV ed è già sostenuta da due partiti di sinistra. Nessuno può mettere in discussione la ferma opposizione fatta alla Giunta Iorio nel corso di questi anni né l’apertura al dialogo con le altre forze politiche e la ricerca testarda dell’unità del centrosinistra portata avanti in questi anni con una lotta durissima all’interno del mio partito. Mi sono contrapposto a Leva e Ruta sul terreno dell’unità e delle alleanze. Ho cercato di evitare le disfatte elettorali degli ultimi anni con una battaglia a viso aperto che mi ha visto soccombere all’interno degli organi politici del PD perché sono in minoranza. Oggi però la responsabilità di scegliere è rimessa nelle mani dei cittadini. E sono loro che attraverso le primarie potranno sostenere l’unità del centrosinistra votando per me, evitando lacerazioni a sinistra in caso di vittoria di altro competitore o rotture con l’IdV in caso di affermazione di altri candidati. Costruiamo insieme sul Modello Pisapia un programma dal basso, che renda protagonisti i cittadini, unisca i movimenti di base con i partiti e punti a rinnovare profondamente la nostra regione con criteri di equità, giustizia sociale e attenzione ai diritti e alla dignità delle persone. Questa è la sfida che preserva secoli di ideali, di valori e di lotte per l’emancipazione, il progresso, la libertà e il benessere. Se ciascuno di noi farà bene la propria parte, vinceremo insieme le primarie del 4 settembre, uniremo il centrosinistra ed il 16 ottobre manderemo a casa Michele Iorio.☺

petraroia.michele@virgilio.it

 

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