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lettera aperta di A. Di Lalla D. D’Adamo
a Petraroia, candidato alle primarie Caro Michele, da anni ci accomunano grandi passioni: dalla tua partecipazione gratuita al nostro periodico la fonte alla lotta per la ricostruzione delle zone colpite dal sisma; dalla battaglia contro l’eolico selvaggio al
primarie e miasmi di Domenico D’Adamo
Ci risiamo, il copione è lo stesso, gli attori anche, il regista pure, cambia solo il sistema elettorale. Alle elezioni provinciali, per via del doppio turno, il centrosinistra si è dovuto impegnare moltissimo per perdere al primo. Adesso che
il mercato onnivoro di Silvio Malic
“Le quantità si contendono lo spazio, le qualità si completano a vicenda” (Bonnhoeffer, Resistenza e Resa, p.70) “L’intero edificio dell’economia dello sviluppo è stato costruito su una duplice finzione: la pretesa eternità dei fenomeni sociali e la supposta infinità
mafia padrona di Franco Novelli
Da anni le mafie (ma soprattutto la “mafia siciliana”) si sono impadronite dello Stato, delle leve del potere, deprivando la democrazia del suo valore, della sua forza, del suo ruolo insostituibile in una società civile. Viene portato alla collettività
la pianta del re di Gildo Giannotti
Per questa erba degli orti, elegante nella sua semplicità e intensamente profumata, ma anche salutare per via delle sue numerose proprietà, non si sarebbe potuto trovare un nome migliore: Ocymum basilicum. Il nome del genere Ocymum significa “profumo”, mentre
X agosto di Magdala
La pista da ballo non ha soffitto, né porte, né pareti, né alberi infiniti… le tinte pastello sono sfumate come quelle dei sogni o di una primavera che esiste solo nei ricordi. Unica nota vivida – rosa aperta o
ispirati dalla bellezza di Giulia D’Ambrosio
Una società che cresce senza creare occupazione mette in crisi tutto un sistema di sopravvivenza al quale eravamo abituati. Le nuove tecnologie aumentano la produttività ma diminuiscono il bisogno di nuovi posti di lavoro. Solo il fattore umano è
resistere per volare di Michele Petraroia
Il mondo è in preda alle convulsioni causate dalle speculazioni finanziarie. Il mercato osannato come paradigma indiscusso, dall’avvento di Reagan e della Thatcher ad oggi, ha miseramente mostrato i segni del proprio fallimento. L’economia ha scalzato la politica ma
Chi si vergogna del proprio passato non ha alcun futuro oltre al terrore che qualcuno possa trovare gli scheletri negli armadi (leggere su internet l’autobiografia di Nicola Eugenio Romagnuolo per rendersene conto). Fin da bambino, attratto dai giocolieri che