sanità indebitata
19 Aprile 2010 Share

sanità indebitata

 

Come paga i suoi debiti l’azienda sanitaria del Molise? Stiamo parlando della ASReM, azienda sanitaria unica di questa regione, derivante dall’“accorpamento” delle quattro ASL molisane.

Occorre, tuttavia, preliminarmente, chiedersi se paga i suoi debiti.

La risposta è complessa. Non li paga, ma i creditori – quali fornitori di beni e servizi – ricevono una parte delle somme di loro spettanza tramite una articolata operazione commerciale.

In particolare è accaduto che in relazione ai debiti formatisi nei confronti delle vecchie ASL entro il 31 marzo 2005 e nei confronti della ASReM entro il 31 marzo 2006 è stato necessario, quale unica modalità per riuscire ad ottenere il soddisfacimento di parte dei crediti complessivamente vantati dai fornitori, stipulare un serie di contratti innanzi ad un notaio di Lugano (Svizzera), e precisamente si è trattato per i fornitori di a) sottoscrivere un atto transattivo con la Regione Molise e le ASL con cui si accettava il pagamento di una parte dei crediti, ossia solo di quelli esattamente certificati dalle stesse, con rinuncia alla restante parte, agli interessi, alla rivalutazione monetaria, alle spese legali e ad altri costi o oneri; b) sottoscrivere un contratto di cessione con cui il fornitore cedeva il proprio credito verso la ASL ad una banca inglese, che a sua volta ha designato quale cessionario un istituto di credito francese, impegnatosi a pagare ai cedenti il credito ceduto entro 15 giorni lavorativi dalla conclusione del contratto di cessione; c) accettare una delegazione di debito con cui la Regione si è impegnata a pagare al cessionario (banca francese) i crediti ceduti dalle imprese fornitrici delle ASL in 20 rate semestrali. Le vecchie ASL e la ASReM  hanno accumulato un debito totale di 320 milioni di euro e i fornitori di beni (medicinali, apparecchiature, strumenti ecc.) o servizi, compresa la Cooperativa Nardacchione di Casacalenda, si sono dovuti recare in quel di Lugano per firmare i predetti contratti e relativi allegati al fine di garantire almeno in parte un’entrata in relazione a somme attese da anni, e ciò è reso ancor più grave allorquando si parla di somme necessarie per la prestazione di servizi importanti e delicati, come nel caso della suddetta Cooperativa, che attendeva da tempo la corresponsione delle rette per l’assistenza ed il recupero di malati psichiatrici.

Mentre gli eventi si sviluppavano come sopra descritto, i grandi dirigenti della ASReM – alcuni dei quali coinvolti nella nota inchiesta “Black Hole” –  ottenevano il pagamento di premi e aumenti contrattuali per centinaia di migliaia di euro. Altro che interesse generale! Altro che interesse della collettività! Qui gli unici a rimetterci sono proprio i cittadini, ed in particolare i cittadini malati, e mentre la loro vita si spegne poiché manca un farmaco o non c’è un’apparecchiatura in grado di diagnosticare in tempo taluni mali, c’è chi festeggia… e non tiene in considerazione alcuna il rispetto delle regole e della dignità altrui. ☺

 

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