si può cambiare
3 Luglio 2011 Share

si può cambiare

 

La democrazia ha vinto. Hanno vinto i Beni Comuni come ha dichiarato Niki  Vendola.

I dissennati attacchi al sistema democratico, gli insulti agli uomini delle Istituzioni hanno fatto reagire gli Italiani che ormai sono stanchi di non essere governati, ma di sentire solo proclami. È iniziato  il periodo della riscossa, la ribellione delle coscienze di fronte a tanto degrado etico. Inizia la fine degli opportunisti e dei furbi che nell’era del berlusconismo hanno avuto il sopravvento sull’Italia degli onesti. Si avverte nell’aria una vivacità diversa, una voglia di stare di nuovo insieme per trovare gli elementi che uniscono e non le farneticanti dichiarazioni volte solo alla divisione.

Di fronte ad un popolo in sofferenza, di fronte  a tante migliaia di famiglie in difficoltà chi ci governa ha pensato solo di raccontare bugie; a fronteggiare la grave crisi del Paese sono state messe in campo solo parole e mistificazioni. Mentre la politica ha diffuso ansie e guardato altrove, le famiglie hanno sopportato e continuano a sopportare fatiche quotidiane. Solo dopo l’ultima grande crisi, quella di Fincantieri, che ha portato forme di protesta vicine alla disperazione, il Ministro Tremonti ha ammesso che la crisi c’è, anzi non siamo ancora fuori dalla crisi. Evviva, seppur in enorme ritardo, finalmente la verità! Dopo questo atto di coraggio bisogna mettere in moto azioni e meccanismi che facciano uscire l’Italia dal ritardo decennale in cui la politica di Berlusconi l’ha relegata. In due anni sono spariti mezzo milione di posti di lavoro per giovani tra i 15 e i 29 anni. Due milioni di anziani sono abbandonati a se stessi. Il vescovo Bregantini, intervenendo sulla vicenda di Fincantieri, ha detto che “quanto sta accadendo è come la mano di Dio che ci avverte: prepariamoci alla collera dei poveri”.

Lo stato di demenza mentale dello psiconano è palesemente palpabile dalle dichiarazioni fatte nella ultima riunione del G8 durante la quale ha detto che l’Italia è sotto la dittatura dei giudici di sinistra. “L’incredibile, l’inimmaginabile sulla bocca dell’uomo politico protagonista del decennio dell’Italia in sonno e in progressivo ritardo sulla storia, nel quale tanti hanno creduto senza nessuna ragione plausibile, né socialmente, né economicamente, né tantomeno eticamente” (Del Colle). In questo lungo tempo di oscurantismo è stata fatta passare l’idea che al centro del sistema vi era solo il profitto. Ma, come ha denunciato padre GianCarlo, “le fabbriche non sono solo degli imprenditori o degli azionisti, ma sono anche di una città, del sindacato, di un intero popolo”.

Gli esiti delle consultazioni amministrative, ma soprattutto dei referendum, confermano che il vento è cambiato. Ora spetta a tutti noi costruire una proposta politica credibile, fatta per la gente e che metta veramente al centro la tutela dei Beni Comuni. Non disperdiamo la forza vivace che si è coagulata superando barriere e divisioni, facciamo tesoro degli errori del passato per guardare al futuro con serenità, per dare ai giovani una speranza di futuro. Abbiamo un compito forte e non possiamo tradire i nostri figli, i nipoti, i nostri territori.

Il Molise, che sarà chiamato alle urne in autunno, può essere protagonista del cambiamento se saprà rinnovarsi e proporre metodi nuovi di Governo e di Amministrazione. Pochi ma concreti impegni: ripulire la macchina amministrativa regionale dalle inutili e costose consulenze dando invece spazio a giovani con regolari concorsi e degnamente retribuiti – la maggiore azienda “sfruttatrice” dei lavoratori molisani è la regione Molise; attuare una vera riforma sanitaria, dare servizi di qualità ai comuni, realizzare una rete di servizi sociali per minori e anziani; ridurre gli enormi costi della politica, evitando populismi e prese in giro. Ad inizio di legislatura l’attuale segretario del PD, Danilo Leva, presentò una  proposta di legge per la riduzione delle indennità ai consiglieri regionali, ma non si è mai speso per farla discutere in Commissione.

Noi guardiamo con maggiore serenità al futuro e già pensiamo ad una forte mobilitazione per le primarie, dove bisognerà mettere in campo figure di prestigio e non i soliti noti ☺

riformista85@libero.it

 

eoc

eoc