spazio aperto
31 Agosto 2010 Share

spazio aperto

 

acqua fonte di vita

 

Nel 1990, 20 Paesi hanno sofferto per mancanza di acqua. Nel 1996 erano già 26. Le previsioni dicono che nel 2020 saliranno a 41, e nel 2050 saranno 2 miliardi e mezzo le persone nel mondo che resteranno prive di acqua. Dal 1500 ai nostri giorni, l’acqua è stata strumento o causa di più di 60 conflitti. Il XX secolo, con l’espansione del capitalismo e lo sviluppo tecnologico, è stato di gran lunga il più mortifero. Stiamo vivendo una fase di neocolonialismo, e questa volta il saccheggio si concentra, oltre che sui terreni agricoli e sulle miniere, proprio sull’acqua. (Luiz Flávio Cappio adista 56/2010)

 

acqua causa di danni

 

Grazie alla tempestiva trasmissione delle Delibere di Giunta Regionale n. 599/2010 e n. 600/2010 che si sono aggiunte alla Delibera approvata all’u- nanimità dal Consiglio Regionale del Molise il 27.07.2010,  è stato possibile per alcuni parlamentari del P.D. protocollare già il 30 luglio un’interrogazione urgente al Presidente del Consiglio dei Ministri per il riconoscimento dello stato di emergenza dovuta alla calamità naturale del 24 luglio scorso per i comuni di Rotello, Larino, Tavenna, Mafalda, Palata e S. Croce di Magliano.

Si è ritenuto di formalizzare un’interrogazione a firma dell’On. Franco Narducci, Vice-Presidente della Commissione Esteri e originario di S. Maria del Molise, dell’On. Mimmo Lucà dell’Ufficio di Presidenza della Camera dei Deputati e dell’On. Paola De Micheli della Commissione Bilancio.

Altri parlamentari delle Commissioni Ambiente del Senato si sono già attivati con l’obiettivo di unire il loro intervento a quello della Regione Molise e conseguire rapidamente il riconoscimento dello stato di calamità per il territorio interessato.

DA PAGINA 11 

“Non è normale che in un Paese si intercetti il presidente del Consiglio. No, ma non è normale che chi intercetti intercetti trovi sempre il presidente del Consiglio. Vedi che quando c’era Prodi o Ciampi non li intercettavano mai. Ma guarda tu!”.

Roberto Benigni

 

 

è tempo di opposizione?

Commentando nel 2004 la vittoriosa campagna elettorale di Bush contro lo sbiadito Kerry, l’ex direttore dell’Espresso Claudio Rinaldi dava qualche suggerimento di buonsenso al centrosinistra italiano. “Se la destra – scriveva in uno strepitoso articolo, poi raccolto nel libro “I sinistrati” (Laterza,2006) – cerca sempre di collocarsi agli antipodi della sinistra, questa esita a tracciare un

confine chiaro fra sé e gli avversari”. E ne traeva tre “lezioni americane” per l’Ulivo. 1) “In un sistema a due, occorre possedere un’identità forte”. 2) “Non bisogna aver paura di strapazzare l’avversario”, invece il centrosinistra nostrano “si lascia paralizzare dall’accusa di antiberlusconismo. Ma è un’accusa stupida, giacché il compito di qualsiasi opposizione è opporsi con argomenti comprensibili ed efficaci”,

“posizioni nette e semplici”, “pochi slogan di facile p re s a ”, alla larga da “blabla noiosi”, “programmi troppo dettagliati e illeggibili” e “sottigliezze e sfumature” politichesi. 3) “Gli eccessi di cordialità con l’avversario vanno evitati. Bush non farebbe mai intervenire Kerry alle proprie manifestazioni di partito, e nemmeno Kerry ospiterebbe mai Bush. Chi indulge a simili cortesie ottiene soltanto il risultato di disorientare e demotivare i propri elettori, dando loro l’impressione che la concorrenza non sia affatto male”. Ora, non solo i leader del Pd non hanno mai seguito (e probabilmente nemmeno letto) i consigli di Rinaldi, ma hanno sempre fatto l’esatto opposto.

Marco travaglio

 

dai più piccoli

 

I bambini ci trasmettono tanto, dobbiamo solo cercare di cogliere i loro insegnamenti. In essi dominano pace e serenità. Sono felici senza un motivo preciso, sono entusiasti di fare nuove esperienze, nuove avventure. Se vogliono qualcosa la chiedono fin quando non la ottengono. Perseverano. Negli occhi dei bambini regnano la gioia di vivere, la felicità. Nel loro cuore la purezza, la semplicità. Per i bambini anche un piccolo gesto assume un grande valore. Per loro tutto rivela un insegnamento. Non si abituano al definitivo perché sono consapevoli che tutto può cambiare. Superano difficoltà di cui non sono nemmeno consapevoli: devono persino imparare a camminare! Ogni volta che cadono, subito si rialzano, senza stancarsi mai. Riprovano sempre, fin quando non ne sono in grado. Non si arrendono mai, non si abbattono di fronte a niente. Non hanno confini. Amano superare i limiti e guardano oltre gli orizzonti già scontati.

Non seguiamo solo gli insegnamenti di chi ce li dà esplicitamente: impariamo dai più piccoli! Impariamo ad amare, a lottare, a non arrenderci al primo ostacolo, a vincere, a superare le difficoltà. Impariamo da loro con la stessa grande semplicità. Sicuramente come loro cadremo, ma ci rialzeremo, cadremo di nuovo, ci rialzeremo ancora. E chissà quante volte dobbiamo cadere. Una cosa è certa: ogni volta che ci rialzeremo saremo sempre più forti e fieri di noi. E poi… rotto il ghiaccio una volta, si sa, ci aspettano altre occasioni per dimostrare a noi stessi e agli altri chi siamo, ma almeno sempre con un'esperienza in più.

BASTA POCO

Vi è mai capitato di non essere felici? Sicuramente per risolvere questa situazione avrete provato a cercare la felicità dappertutto intorno a voi, ma mai in voi,vero? Forse basta poco per essere felici. Basta ammirare il cielo stellato, l’alba o il tramonto. Basta ascoltare il canto di un uccello, o semplicemente il rumore delle onde del mare, della pioggia. Basta guardare un bambino che gioca, che esplora la vita. Se riempiamo il cuore di serenità, di pace soprattutto con noi stessi, la felicità non tarderà ad arrivare. È davvero così semplice quello che invece rendiamo talmente difficile? Beh, prima di azzardare una risposta provateci. Provate a trovare la felicità dentro di voi prima di cercarla altrove.

Mara

 

Ciao don Antonio,

scusami se da un po' di tempo non mi sto facendo più sentire ma sono stato e sono ancora in giro per l'Italia per motivi di lavoro.

Ti scrivo per salutarti, per dirti grazie per il bellissimo giornale che ogni mese riuscite a pubblicare e per segnalarti che con tutta probabilità quella notizia sul latte pubblicata sul quaderno di luglio è infondata. Quando l'ho letta mi ha lasciato subito perplesso e ho fatto dei controlli. Ho trovato questo, se può essere di qualche interesse: http://www.codacons.piemonte.it/Alimentazione/Falsa%20notizia%20pastorizzazione%20del%20latte%20scaduto.htm

http://www.tetrapak.com/it/scopri_tetra_pak/press_room/news/Pages/numeri_contenitore.aspx

Un saluto carissimo.

Domenico Di Cienzo

 

 

24 settembre

Clandestino Day

 

Clandestini si è non solo rispetto agli altri; spesso lo si è anche verso se stessi… Ci sono aspetti nostri che noi teniamo in clandestinità. Non è detto che questo aspetto passi alla luce dell’essere, della normale apparenza. Può darsi che rimanga una intenzione di clandestinità. Ma attenzione: questa “intenzione di clandestinità” fa la ricchezza dell’uomo. La varietà, più che la ricchezza dell’uomo. Quando diciamo: “Non ci aspettavamo da questa persona un comportamento di questo tipo, in realtà quel comportamento, quello, ce lo aveva dentro. Da clandestino”. Solo che in quel momento le condizioni attorno a lui sono state tali da farglielo venire fuori, nel bene e nel male. Pensate a Giorgio Perlasca. Aveva una parte clandestina di mistificatore, eccezionale, dentro di sé e questa sua capacità clandestina di mistificatore l’ha tirata fuori al momento giusto. Cioè è servita per salvare vite umane.

Credo che ognuno di noi ha una parte clandestina e credo che questa parte clandestina non riesca a venire fuori neanche sul lettino dell’analista.

(tratto da Abbecedario di Andrea Camilleri)

  

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