uccelli sterminati
18 Aprile 2010 Share

uccelli sterminati

 

Da pochi giorni è partita una grande petizione che ci permetterà di raccogliere firme e forza per cancellare un triste evento che ogni anno si ripete in tante regioni italiane con conseguenze traumatiche per la natura: l’abbattimento “in deroga” di milioni di piccoli uccelli protetti.

Le deroghe di caccia sono uno “strappo alla regola” che da quasi trent’anni causa l’abbattimento “legale” di un gran numero di uccelli non cacciabili in tutta Europa ed in particolare nel nostro Paese. Il ricorso alla cosiddetta “caccia in deroga” è attualmente consentito da un articolo estremamente discutibile della Direttiva Uccelli, noto come art.9.1 lettera c, che dietro una formula quasi incomprensibile cela un escamotage per consentire la caccia fine a se stessa senza reali necessità, che non siano quelle della mera “ricreazione”, a uccelli che la stessa Direttiva considera non cacciabili. Ma se leggiamo bene l’articolo, le deroghe possono essere concesse solo se ci si attiene a condizioni rigidamente controllate, a forme selettive, ed a prelievi di piccoli quantitativi. Ma quale è la situazione italiana? Scarsi controlli, scarsa selettività e soprattutto una grande quantità di abbattimenti. Il numero di passeri, fringuelli, peppole, frosoni abbattuti in Italia è quasi incalcolabile, ma certamente si aggira ai molti milioni di esemplari. Molti milioni! Questa è la piccola quantità italiana! Uccelli non cacciabili e che vengono cacciati in “piccole quantità” di molti milioni di esemplari! Un paradosso italiano, una situazione non più tollerabile.

Avvisaglie, discussioni, segnalazioni… infine è arrivata: una clamorosa procedura di infrazione contro l’Italia, aperta dalla Commissione Europea nella primavera 2006 e seguita da un parere motivato che in oltre 60 punti segnala le gravi mancanze del nostro Paese e di molte sue Regioni, cui vengono inoltre destinate varie procedure ad hoc. Infrazioni per il mancato recepimento di altri aspetti della Direttiva, tra cui il grave ritardo delle misure di conservazione per le Zone di Protezione Speciale (ZPS). Ma sono soprattutto contestate le deroghe di caccia che dovrebbero essere “provvedimenti eccezionali” e invece fanno dell’Italia un caso quasi unico, per cattiva applicazione, in tutto il panorama europeo. Sotto la lente della Commissione non solo le deroghe di cui alla lettera c ma anche quelle concesse per prevenire danni (la lettera a) anch’esse utilizzate come mero espediente per consentire la caccia a specie non cacciabili. Strumenti “prevalentemente utilizzati per autorizzare una sorta di regime semipermanente di caccia agli uccelli rispetto ai quali la caccia è vietata”.  Deferita alla Corte di Giustizia e sempre più vicina alla condanna, l’Italia rischia ora una sanzione multimilionaria che ricadrebbe, una volta in più, sui suoi cittadini. Anche per questo le deroghe per divertimento vanno definitivamente cancellate.

Per dire basta a questa situazione, ecco dunque la petizione LIPU. Simpatizzanti, amanti della natura, amanti degli animali, comuni cittadini, volontari e soci possono aiutarci ad ottenere un importante risultato fermare la “Deroga selvaggia” come già accadde  con successo tre anni fa con la campagna “No alla caccia selvaggia”, che ci permise di raccogliere ben duecentomila firme contro il tentativo di liberalizzare la caccia. Allora era la difesa di una norma generalmente valida (Legge 157/92) dai tentativi di ampliare le opportunità di caccia, oggi è l’abolizione di una regola non più accettabile: quella di poter cacciare piccoli uccelli protetti.

Servono oggi, come allora, migliaia e migliaia di firme. Serve l’impegno e il supporto di tutti perché si possa davvero cancellare l’applicazione di questa strana lettera c, le deroghe per divertimento, e fare un altro passo avanti verso una più completa protezione degli uccelli.

Perché, in definitiva, l’Italia cominci a distinguersi non per le infrazioni europee e la non ancora sanata piaga del bracconaggio, ma per il rispetto della natura e l’intelligente e doverosa applicazione delle norme a sua tutela.

Salva insieme a noi milioni di piccoli uccelli, cambia il loro destino con una firma!

Puoi richiedere il modulo alla LIPU – Via Trento n.49 – 43100 Parma o semplicemente firmare on-line sul sito ufficiale www.lipu.it  o raggiungere la sede LIPU più vicina. Fai girare questo appello e informa amici, colleghi e conoscenti: abbiamo bisogno di moltissime adesioni ed insieme possiamo farcela! ☺

crfs.casacalenda@lipu.it

 

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