Un posto a tavola
8 Giugno 2019
laFonteTV (3191 articles)
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Un posto a tavola

Ore 20,00 alcuni ragazzi/e e qualche anzianotto/a, tutti i giorni offrono un pasto caldo ai “senza tetto” nei pressi della stazione ferroviaria di Termoli, nel Molise. Altri, e sono molti, fanno altrettanto offrendo il loro obolo a chi, indigente, bianco o nero chiede un contributo per ovviare alla propria indigenza. Fare la carità, senza le trombe dei network, è un atto di solidarietà e carità che risponde al dettato evangelico. Condizione essenziale è il “senza giudizio” – “non paghi tu, ma paghiamo noi” o, semplicemente, “sottraggo qualche euro ai miei denari”. Pretendere che se ne interessino i delegati al servizio pubblico, ovvero i politici, magari istituendo forme contributive alle associazioni di volontariato, decisamente, è un contro senso. La politica faccia ciò che è chiamata a fare per mission e servizio, compreso la tutela degli indigenti e dei senza tetto, non è necessario fornirle degli alibi: date a Cesare quel che è di Cesare … ma il vostro Cesare è nei cieli.

Si spara nelle strade delle nostre città da Nord a sud e si fanno anche nomi e cognomi di cosche, mafie e bande, di “saldo dei conti” tra rivali e simili, ma questi, tutti conosciuti, continuano a dettare legge e paura nei loro territori, mentre lo Stato gioca a fare lo sceriffo su tutti gli altri. Una vita umana vale il mondo intero! Verissimo. … chissà perché vale in casa nostra, ma solo in certe circostanze, un po’ meno per quanti muoiono ogni giorno per distrazione omissiva dei potenti del mondo e delle istituzioni democratiche distratte sistematicamente da giochi di potere, propagandistici, economici ed elettorali. E subito, invece del dovuto silenzio, si alza la voce della propaganda Chi tocca un Carabiniere tocca lo Stato, tocca ognuno di noi! … chissà se varrà anche per quelle tante vite umane che muoiono nei mari fuggendo da guerre e conflitti tra bande responsabili delle tratte di esseri umani, bande trascurate dagli sceriffi di casa nostra che, preferiscono prendersela con i soccorsi ed i soccorritori.

22 giocatori in mutande fanno una partita che attira milioni di guardoni in poltrona e tifosi negli stadi allenati a suonarle a quelli dell’altra curva, mentre tutto l’altro sport con record mondiali e risultati eccellenti, vive all’ombra di un CONI ostaggio di interessi e giochi di potere. L’Educazione Fisica, purtroppo non sola, si è persa nei corridoi delle scuole nostrane, nonché di riforme sempre annunciate e mai realizzate; ormai, complici i docenti e le “discutibili facoltà”, è rassegnata ad ora di ricreazione e svago, mentre si allarga il numero di palestre e simili in locali e spazi buona parte fuori legge e norme; in queste, spavaldi condottieri anche senza titoli, educano (dicono) le nuove generazioni. Povera Educazione Fisica che, sempre qualche altro luminare, ha etichettato come scienza del benessere, scienza motoria e sicuramente scienza di chi non conosce il significato di “Educazione Fisica”!

Malta accoglie migranti e l’Europa distribuisce in Stati non italiani i migranti … Forse si poteva evitare di dare in mano allo sceriffo di turno in Italia, un’occasione di propaganda elettorale. La notizia che, al di là dell’aspetto irritante di merce da dividere, probabilmente, rappresenta uno schiaffone agli sceriffi, é certamente un cazzotto auto-diretto alle mancate soluzioni di ieri e di oggi.

Si gioca alla guerra in Libia”, dimenticando che tal giochino riguarda un po’ l’intera Africa ed altri territori di questo nostro martoriato pianeta. L’Euro è in difficoltà e le economie planetarie e multinazionali giocano a far quadrare i conti di chi è stato truffato dalle banche, ma dimenticando che in molti hanno, forse inconsapevolmente, cercato di far soldi con azioni comprate in quel campo di interessi ed utili funzionali a venditori d’armi e sfruttatori delle risorse altrui. Intanto, una propaganda elettorale, fatta di insulti ed autosufficienze, dimentica dei ritardi, degli errori e delle omissioni della politica di ieri e di quella odierna, naviga su terreni sconosciuti, ma ormai carta straccia alle ragionevoli ragioni di un’Europa dei Popoli. Privilegi rivisti, ma non annullati in casa nostra. Privilegi e soldi per quanti continueranno a scaldare sedie in Europa o, peggio, a lasciarle prendere aria senza rinunciare a prendere denari.

Posando occhi e ragione sullo scenario mondiale, si assiste ieri come oggi, all’interesse e guadagni di pochi a scapito della vita e dei denari di molti, non uno, ma “molti” che continuano a morire ogni giorno. E se vero che una vita umana vale il mondo intero, non c’è che da dedurre povero pianeta nostro disattento alle responsabilità dei pochi, omissivo nei diritti dei molti! Non pagano i Signori della politica, i Paperoni e gli aspiranti tali, ma paghiamo noi tutti, vedendo costantemente contraddetto tutto quello che è stato scritto nelle Costituzioni Democratiche e nelle carte dei Diritti firmate un po’ da tutti e … chissà se pure lette e/o conosciute!

E, per non perdere le ragionevoli certezze di un futuro ed un presente fatto di libertà, uguaglianza e fraternità, guardiamo con passione comune intanto chi offre un pasto caldo ed aggiungiamo un posto a tavola in casa nostra ed in tutte le periferie del mondo.

 

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