una pianta dai mille usi    di Gildo Giannotti
2 Settembre 2012 Share

una pianta dai mille usi di Gildo Giannotti

 

La melissa (Melissa officinalis), pianta appartenente alla famiglia delle Labiate, è un’erbacea perenne. Il nome sembra derivare dal greco mèlinon, la cui radice mèli, mèlitos significa “miele”. Ciò probabilmente è dovuto al fatto che questa profumata pianticella attira le api e incrementa la produzione di miele.

             Si può trovare lungo le siepi e nelle zone ombrose oppure coltivata nei giardini. Cresce spontanea in tutta Italia fino ad un’altitudine di 1.500 metri sul livello del mare. Essendo una pianta rustica, la melissa, più che l’ombra e il freddo (sopporta bene anche l’inverno al Nord), teme il caldo e l’aridità: per questo occorrono annaffiature regolari specie durante l’estate.

La melissa può raggiungere anche il metro di altezza e il suo apparato radicale rizomatoso ne favorisce l’espansione. Le foglie, di un colore verde intenso in superficie e verde chiaro nella pagina inferiore, sono cosparse di cellule oleifere. Il loro aspetto ricorda molto la pianta dell’ortica, ma, nonostante tale somiglianza, esse non pungono, anzi, se strofinate fra le dita, emanano un gradito profumo di limone. Infatti l’olio essenziale della melissa contiene diverse sostanze aromatiche presenti nelle essenze degli agrumi e per questo viene chiamata anche erba cedrina, cedronella o citronella, proprio per l’intenso profumo di limone che emana al contatto, ma non va confusa con l’omonima pianta (Cymbopogon nardus) efficacemente impiegata contro le zanzare. Alcune varietà (Melissa aurea) presentano le foglie maculate di giallo e, pur essendo utilizzabili come piante decorative, mantengono intatte le proprietà aromatiche della specie. I fiori – come si diceva assai graditi alle api – sono piccoli, di colore bianco con leggere sfumature rosa pallido. La fioritura si protrae dall’inizio dell’estate fino a tutto il mese di luglio.

La raccolta si effettua mediante falciatura prima della fioritura. Nell’anno dell’impianto si esegue un solo taglio, negli anni successivi due, ad inizio e a fine estate. Il materiale raccolto va immediatamente essiccato all’ombra in ambienti ventilati. La produzione di melissa fresca, nei due tagli, può raggiungere 200 Kg complessivi per 100 metri quadrati.

Probabilmente non c’è pianta officinale che abbia più usi della melissa: è nota infatti per le sue proprietà medicamentose ed è molto apprezzata per la sua componente aromatica, che ben si sposa con insalate, bibite e liquori. Ma la sua fama deriva dall’essere stata in auge, fino a poco tempo fa, come principale componente dell’«acqua di melissa dei Carmelitani scalzi», una sorta di panacea, che era in uso per le più svariate forme nervose, quali l’isterismo, l’epilessia e gli svenimenti. La melissa ha proprietà antispasmodiche che possono essere utilizzate per combattere sia le emicranie e le nevralgie sia i dolori intestinali. Possiede, inoltre, proprietà stomachiche (attiva la produzione e la secrezione della bile) ed antifermentative. Per uso esterno presenta proprietà cicatrizzanti, astringenti e antisettiche; frizionata sulla pelle allevia i dolori reumatici e nevralgici. L’estratto di foglie fresche può fungere da antivirale contro l'Herpes simplex, per cui viene usato anche nel trattamento dell’Herpes labiale.

Di seguito si riportano alcune preparazioni casalinghe e i loro usi:

infuso: da bere come digestivo e sedativo dopo i pasti principali, oppure per purificare e decongestionare la pelle con lavaggi e impacchi;

tintura: contro i dolori reumatici e nevralgici, frizionando le parti interessate;

vino alla melissa: un bicchierino dopo i pasti principali svolge una discreta azione sedativa contro gli spasmi gastrici e le digestioni difficili e può essere utile negli stati ansiosi;

acqua di melissa: un cucchiaino diluito in una tazzina di acqua all’occorrenza contro bruciori di stomaco, vomiti nervosi, insonnia, palpitazioni di origine nervosa, vertigini;

bagno di melissa: quale piacevole sedativo del sistema nervoso.

E per gustarla al meglio, si consigliano i pasticcini alla melissa, che si preparano nel modo seguente:

tritare due manciate di foglie fresche di melissa, aggiungere 200 g di buccia di limone grattugiata, ricoprire con 50 g di zucchero e lasciar riposare per 10-15 minuti. Impastare 350 g di farina con un bicchiere di latte, 3 uova, un pizzico di sale, 50 g di zucchero e aggiungere il trito preparato in precedenza. Impastare il tutto, aggiungere una bustina di lievito, distribuire la pasta negli stampini e mettere in forno a 180-200°C fino a completa cottura.☺

giannotti.gildo@gmail.com

 

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