Valore di un ritratto
11 Novembre 2022
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Valore di un ritratto

Il Ritratto di Costanza Buonarelli (1636-1638) è un marmo che si trova al Museo nazionale del Bargello, Firenze. Questo ritratto intimo dell’amante dell’artista, fu un’opera privata che rimase sempre nella casa del Bernini. La donna, fiorente ragazza romana, consorte d’un allievo di Bernini, è ritratta con la veste aperta sul petto, i capelli scomposti appena trattenuti da una treccia a chignon e uno sguardo mobile, sorpreso e severo allo stesso tempo che accompagna le parole “invisibili” che sembrano uscire dalla bella bocca aperta della giovane donna, viva e palpitante. L’ovale del volto è morbido e regolare, le guance sono piene e sode e la bocca piccola, appena pronunciata. Il naso diritto indica un carattere volitivo, come pure l’espressione degli occhi spalancati. Tutti i dettagli rivelano la relazione confidenziale tra il personaggio scolpito e l’artista e si ricava l’impressione che il busto sia stato eseguito in una situazione di particolare intimità, così da far emergere più adeguatamente il carattere ardente e passionale della donna.

Il successo del Bernini ritrattista era dovuto anche alla sua capacità di esprimere valori di contenuto socio-politico. Questo aspetto si manifestò particolarmente utile nella creazione di immagini ufficiali di personaggi importanti come il Ritratto di Innocenzo X (1650, marmo, Roma, Palazzo Doria Pamphili), il Ritratto di Gabriele Fonseca (1668-1675, marmo, Roma San Lorenzo in Lucina), il Busto di Paolo V (Galleria Borghese, Roma) scolpito nel 1618, quando Bernini aveva appena vent’anni, figura statica, immobile, concentrata, contratta in se stessa, e soprattutto il Busto di Francesco I d’Este (1650-1651, marmo, Modena, Galleria Estense).

Con quest’ultima opera l’artista affronta per la prima volta il problema del busto tagliato sotto le spalle, brillantemente risolto con l’invenzione di un ampio panneggio mosso e ricco di pieghe, che suggerisce allusivamente la presenza delle braccia coperte.

Dalla corazza emerge un alto collo in pizzo, che rende più rigida e fiera la posa del personaggio. Attraverso i lineamenti il nobile volto esprime una personalità forte e sicura di sé, che si manifesta nella fronte alta e spaziosa, nella linea marcata delle sopracciglia, nel contorno ben delineato delle labbra carnose e nella sporgenza del mento.

Il Bernini diede vita ad un nuovo tipo di busto-ritratto, proprio di gusto barocco, e divenne ben presto in questo settore uno degli scultori più affermati e richiesti di tutta Roma. Nel corso della sua lunghissima attività artistica, Gian Lorenzo Bernini ebbe modo di realizzare una serie di busti-ritratti che erano “sospirati” dai numerosi committenti tra i quali i tre papi con i quali l’artista collaborò.☺

 

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