verità costruite
21 Marzo 2010 Share

verità costruite

 

In Molise come in Italia esiste e persiste un uso dei mezzi di comunicazione di massa, ormai

irrefrenabile, incontenibile, per il quale non servono steccati ma solo autocoscienza e moralità, ingredienti assai rari  ma molto preziosi. Vari appelli sono stati fatti su questo tema ma al momento non vi sono segnali significativi di cambiamento.

Il momento storico che stiamo vivendo è tanto influenzato dai mass media da non poter più distinguere tra informazione e propaganda. Con la “propaganda” non si promuovono soltanto prodotti commerciali, si può fare molto di più. Si possono forgiare le coscienze, modificare i comportamenti, indirizzare le masse. Martellare la popolazione, secondo i dettami di Goebbels, in modo continuativo ed efficace, così come si conviene ad ogni regime totalitario.

Ma si può e si deve contrastare questo fenomeno, aumentando la coscienza critica nelle persone, con ogni mezzo. I messaggi televisivi vengono subiti passivamente da una larga fetta di utenti. In Italia c'è una dipendenza esclusiva dalla TV, attraverso la quale  passa una verità che non è la tua ma quella che vogliono farti vedere. Si incrimina o si assolve, si piange o si ride, si spera o si dispera, si sognano luoghi fantastici o si vive la morte in diretta anch'essa come se fosse un film e non una reale tragedia. Ma le tragedie vere meritano rispetto per coloro che le stanno vivendo e non possono costituire opportunità per gli sciacalli di turno.

Si affonda il coltello nella piaga della cronaca nera che riempie per mesi spazi vuoti di contenuti nuovi, deprimendo le coscienze al punto di non riservare loro la possibilità di guardare a ciò che invece si muove in positivo,  perché sperare potrebbe svegliarti troppo. Per imporre un concetto non è importante che sembri reale. Basta che venga riproposto continuamente senza tregua e attraverso diversi canali. Per confutare idee avverse basta sminuire e screditare gli antagonisti  utilizzando opinioni di “esperti” di maggiore autorità.

Il non poterci fidare più di nulla ci fa sentire tristi e insicuri. Qual è allora il modo per relazionarci col mondo informativo? Creandoci autonomamente il maggior numero di informazioni  significative da correlare, combattendo la propaganda, riprendendoci la responsabilità di essere parte attiva nella vita sociale e non più bersaglio di ogni input. Si accetta in questa regione che vengano distribuiti quotidianamente “giornali” locali che predicano la loro opinabile verità, qualche giornale viene distribuito addirittura in forma gratuita perché qualcuno paga perché ciò avvenga. Non é propaganda?

Far venir meno lo spirito critico abbassa il senso civile ed il senso di responsabilità individuale. Scegliere vuol dire distinguere tra il bene e il male, cioè uscire dall'atteggiamento di obbedienza passiva per entrare in quello della responsabilità partecipante. Ma nel balletto tragico delle informazioni negative che emergono sullo sforzo costante di un Paese che lavora e vuole andare avanti, che vuole insegnare la dignità del lavoro alle nuove generazioni, si avviliscono gli animi e si annichiliscono le coscienze. È giunto il momento di dire BASTA!

L'uomo etico è dotato di responsabilità e solo la sua partecipazione alimenta la democrazia e contrasta il dominio di chi ci vuole ignoranti e gioca anche sul nostro disgusto. Una mente che “pensa in proprio” sviluppa dentro di sé valori e significati. Per dirla con Socrate: “Non essere fatti dal mondo, ma partire da sé per rifare il mondo”. È troppo tempo ormai che l'interesse individuale prevale sul bene collettivo. Lo stato sociale viene pian piano abbassato eliminando l'assistenza sanitaria gratuita, alimentando il sistema elitario delle assicurazioni private, deprimendo i fondi per la scuola o tentando di trasformare in fondazioni le università. Privatizzare l'acqua è un modo per rendere i poveri più poveri degradando il concetto di una democrazia che strizza l'occhio ai più ricchi. Tutto questo accade mentre alla TV ti comunicano una verità costruita, considerandoti un individuo distratto dalla memoria corta e  un po' beota, che si anima davanti ad un video nel quale ti compenetri pensando a quale “pacco” contiene la vincita milionaria e che magari anche tu potresti risolvere qualche problemino tentando la fortuna! ☺

giuliadambrosio@hotmail.it

 

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