Acque agitate
4 Maggio 2017
La Fonte (351 articles)
Share

Acque agitate

Ci siamo lamentati perché in basso Molise siamo costretti ad usare un’acqua più o meno potabilizzata ed i lavori per l’ acquedotto sembrano far concorrenza alla Salerno-Reggio Calabria. Abbiamo subìto puzza e sversamenti per un depuratore che non faceva il suo lavoro e per lo stesso motivo non facevano più nuovi allacci di acqua. Improvvise interruzioni e colorazioni anomale dalla conduttura di casa vengono spesso a visitare interi quartieri. Cinque anni fa abbiamo votato per un referendum ottenendo l’affermazione del principio che l’acqua è un bene pubblico ed oggi è fra i primi appetiti del mercato, grazie alla capacità dei governi di ignorare la volontà dei cittadini ed emanare decreti che vanno nella direzione opposta.

Un anno fa è nato l’Egam (Ente di Governo dell’Ambito del Molise), ma l’adduzione e distribuzione dell’acqua è ancora affare della Molise Acque, un Ente che di problemi ne ha più dei rubinetti che dovrebbe rifornire. I problemi principali sembrano essere quelli di natura economica visto che solo per la fornitura elettrica ha accumulato debiti per almeno 30 milioni. Secondo i sindacati, la situazione debitoria potrebbe essere molto più grave, si parla di centinaia di migliaia di euro. Tutto questo perché i comuni, a loro volta, hanno difficoltà a saldare i conti con l’Ente che li rifornisce di acqua. Ovviamente quando i conti non tornano bisogna “adeguare” le bollette da recapitare ai cittadini. A Termoli, poi, si è deciso di fare “tana libera tutti” così che gli utenti possano ricevere una mega bolletta comprensiva di tutto quello che non è stato richiesto loro negli ultimi trimestri.

Altra via per sanare i bilanci è quella di fare economie e spesso questo significa ridurre le spese di gestione a partire, purtroppo, dal personale. Delle 150 unità previste in pianta organica ce ne sono attualmente solo 70. I sindacati intanto lamentano la cattiva pratica di rivolgersi alle Agenzie Interinali private con la conseguenza di pagare salari più alti ai precari di quanto verrebbe a costare il personale dipendente, correndo anche il rischio di doversi confrontare con il giudice del lavoro ed eventuali risarcimenti. Visto che parte degli attuali dipendenti erano stati assunti a seguito di un concorso pubblico, viene spontaneo chiedersi se la graduatoria sia ancora valida e se si è mai pensato di procedere per scorrimento della stessa allo scopo di assumere altro personale.

L’ente che gestisce l’acqua in Molise, però, ha anche altre difficoltà evidenziate da un susseguirsi di consigli di amministrazione, di presidenti, di direttori generali, di dirigenti e commissari generali, l’ ultimo dei quali sembra aver attirato l’attenzione dell’Autorità Anticorruzione per una presunta incompatibilità. È il caso forse di precisare che si è trattato di una nomina voluta dalla politica e riguarda una persona che ha continuato ad avere un ruolo tecnico per progetti finanziati dall’Ente di cui era direttore generale.

Potrebbe esserci il rischio che tutto quanto deciso in questo ultimo periodo possa essere dichiarato illegittimo ed è un’ eventualità sulla quale stanno riflettendo anche alcuni esponenti sindacali. C’è da aspettarsi qualche forma di agitazione da parte di chi è chiamato a fare più di quanto richiesto per senso di responsabilità, per garantire che l’acqua (bene o male) possa arrivare in tutte le case.

Il futuro poi presenta ulteriori incertezze visto che neanche agli addetti ai lavori è ancora chiaro come avverrà l’ingresso di Egam in questo scenario e se Molise Acque avrà ancora un ruolo e quale.

Intanto alcuni rappresentanti sindacali hanno chiesto l’interessamento dei consiglieri regionali, forse perché convinti dell’ importanza della funzione di controllo che l’assemblea regionale è chiamata a svolgere nei confronti della giunta e del presidente della regione. ☺

 

La Fonte

La Fonte