dieci anni di qualità     di Federico Pommier Vincelli
2 Settembre 2012 Share

dieci anni di qualità di Federico Pommier Vincelli

 

E dieci. Dal 7 al 12 agosto 2012 MoliseCinema ha tagliato il traguardo della decima edizione con un programma intensissimo di proiezioni, eventi e incontri che oltre al cinema ha dato spazio anche alla letteratura, alla musica, al teatro, alla videoarte. Non è facile di questi tempi fare iniziative culturali in Italia, forse quasi impossibile. Le risorse pubbliche si riducono drasticamente, quelle private sono carenti e sono tante le manifestazioni di qualità che non riescono più ad andare avanti.

L’incertezza sui tempi e sui criteri di assegnazione rende ancora più arduo il lavoro di organizzazione e programmazione. In una situazione di oggettiva difficoltà il successo di MoliseCinema, che ha avuto il sostegno e la partecipazione della gente di Casacalenda e del Molise, è un piccolo esempio di come la società civile abbia le capacità per reagire alla crisi, anche se i “miracoli” non sono sempre possibili ed è assolutamente necessario che le istituzioni diano maggiore stabilità a progetti come questo.

MoliseCinema ha consolidato la sua identità di festival dedicato ai nuovi autori e alle produzioni indipendenti e per tanti giovani registi e produttori è ormai diventato un punto di riferimento ineludibile. Anche quest’anno ha offerto al suo pubblico, sempre più ampio e appassionato, la possibilità di conoscere opere “nascoste” e poco distribuite e di discuterne da vicino con gli autori.

Le 4 sezioni in concorso di corti, documentari e lungometraggi hanno mostrato una grande articolazione di linguaggi e tematiche. Si pensi ad esempio al bellissimo documentario vincitore della sezione “Frontiere”, Mare chiuso di Andrea Segre e Stefano Liberti, un film di grande spessore civile e artistico che racconta il dramma dell’immigrazione e denuncia quella aberrazione giuridica dei respingimenti in mare di cui purtroppo l’Italia è stata protagonista. Oppure a Giusva, il documentario di Francesco Patierno sul terrorista Valerio Fioravanti che ripercorre la storia della violenza politica degli anni ‘70. Al festival c’è stato spazio però anche per la leggerezza di Mi manca Riva, la docufiction ironica e nostalgica di Giuseppe Gagliardi sul mondo delle figurine, e di alcune deliziose opere prime come I primi della lista, di Roan Johnson, Il paese delle spose infelici di Pippo Mezzapesa, Il mundial dimenticato di Filippo Macelloni e Lorenzo Garzella, e Qualche nuvola di Saverio Di Biagio, quest’ultimo film vincitore del premio del pubblico per la sezione “Paesi in lungo”.

I due concorsi per cortometraggi (“Paesi in corto” e “Percorsi”) sono un punto di forza del festival potendo contare su un enorme numero di iscrizioni (quest’anno oltre 800 da più di 50 paesi del mondo) e su diverse anteprime mondiali, europee e italiane. Nel campo del cinema breve MoliseCinema “dialoga” con i più grandi festival internazionali con opere che arrivano direttamente da Cannes, Berlino, Sundance, Tribeca e Clermont Ferrand. Ha vinto il premio come miglior corto per la sezione internazionale l’ungherese Finale di Balazs Simony, con menzioni speciali al francese Les meutes e allo spagnolo Tabolulè. Tra gli italiani si è affermato Mobi di Michele Cadei, uno dei 5 titoli del Centro sperimentale di cinematografia presenti in concorso a Casacalenda.

Inoltre una sezione del festival è stata dedicata al tema “cinema e calcio”, una all’animazione, una ai corti delle scuole, e una ai corti molisani proiettati in occasione della presentazione della Film Commission regionale alla cui nascita MoliseCinema ha dato un contributo fondamentale.

Come eventi speciali del festival vanno segnalati l’emozionante proiezione di Cesare deve morire, con un affettuosissimo intervento di Paolo Taviani, l’incontro con Giorgio Capitani, maestro del cinema e della fiction, che ha ripercorso con umiltà e disincanto la sua grande carriera,  il “film partecipato” girato durante i giorni del festival e che ha visto come protagonisti gli abitanti del paese che si sono espressi sul tema eterno dell’amore. E poi gli incontri con registi importanti del cinema d’autore italiano come Antonietta De Lillo, Alessandro Piva, Francesco Paterno e con attori di qualità come Valentina Carnelutti, Salvatore Striano, Angelo Pisani, Katia Folesa, Lino Guanciale.

Oltre i film, che sono i protagonisti principali del festival, MoliseCinema è un’arena di incontro e dibattito culturale dove le immagini si incrociano con i suoni e le parole. Ci sono stati concerti, spettacoli, mostre, rassegne di videoarte ed è stato per la prima volta aperto uno “spazio libri” dove sono stati presentati titoli di grande interesse come ad esempio Pane e pace di Antonio Pascale e Ritorno in Italia di Mary Melfi.

Il festival diventa così un aggregatore di eventi e tendenze artistiche che crea valore per il territorio e rappresenta per il Molise, una regione storicamente affetta da isolamento culturale, uno stimolo al dialogo e all’innovazione.

La decima edizione ha segnato anche un rinnovamento dell’associazione Molisecinema e della struttura organizzativa del festival, che è stata rafforzata da giovani competenti e motivati che hanno contribuito in maniera determinante alla riuscita della manifestazione e che saranno sempre di più i protagonisti di questa attività di volontariato civico e culturale.

Un augurio di buon lavoro va anche all’associazione “Nuovo Cinema Roma” che curerà autonomamente la programmazione invernale dell’omonima sala di Casacalenda.

A dieci anni dalla sua nascita la realtà di MoliseCinema ha già un bel pezzo di storia alle sue spalle e tanta strada da percorrere davanti a sé, come sempre all’insegna del motto “piccoli paesi, grande schermo”.  ☺

f.pommier@molisecinema.it

 

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