Inerzie e buone pratiche
9 Settembre 2021
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Inerzie e buone pratiche

Era il lontano giugno 2017 quando su questo stesso mensile commentavo l’approvazione del disegno di legge regionale sull’autismo, mettendone in evidenza pregi e criticità. Qualche mese dopo la proposta, divenuta legge regionale n.16/2017, venne dichiarata incostituzionale, perché la copertura finanziaria della stessa (si veda art. 7) insisteva sul fondo sanitario corrente della regione, previsione impossibile per una regione commissariata dal lontano 2007. Da allora siamo tornati al vuoto di tutela per tante famiglia molisane. Queste famiglie ogni mese spendono fior di euro per terapie ai propri familiari che in altre regioni sono garantite gratuitamente, salvo poi vincere i contenziosi contro l’Asrem per il rimborso delle stesse (l’autismo è inserito nei livelli essenziali di assistenza dal gennaio 2017). Poi in dirittura d’arrivo, si trovano la beffa finale: non riescono a recupere le somme spese perché l’ azienda sanitaria regionale è incapiente. Questo è un fatto noto e denunziato ormai da molti anni, ma i vari Commissari succedutisi, cioè Frattura all’epoca, Giustini e la De Grassi – nella sua fulminea apparizione – non hanno messo mano alla questione.

Vi sarebbe da sperare che il presidente Toma, nella sua duplice poltrona di capo del governo regionale e commissario alla sanità prenda in mano le redini della vicenda per mettere finalmente la parola fine alle ingiustizie e ai disservizi, restituendo dignità alle persone. La speranza è l’ultima a morire, si sa, ma i precedenti di Toma sulla gestione delle problematiche sanitarie non sono certo illuminanti ed inducono ad essere poco ottimisti.

Le associazioni territoriali in questi anni non si sono limitate a protestare – come è giusto che sia -, e non sono rimaste con le mani in mano: hanno avanzato proposte cercando di offrire alle famiglie dei bambini con autismo progetti e servizi sul territorio sfruttando le risorse stanziate per gli enti del terzo settore. È il caso dell’associazione “Genitori Arcobaleno” di Venafro, che negli scorsi anni ha proposto, con grande successo, vari progetti legati al nuoto ed all’equitazione dedicati ai bambini con autismo.

Nel Basso Molise, l’Apsi Molise con la collaborazione della Consulta delle disabilità del Comune di Termoli, per due anni ha realizzato un campo estivo ed una ludoteca dedicata all’inclusione dei bambini con disabilità residenti nell’Ambito sociale territoriale di Termoli, denominata “Felice- mente Abili”. Alle attività progettuali hanno partecipato oltre 40 famiglie, indice del fatto che i bambini con disabilità non sono riusciti a trovare spazio nei servizi ludico- ricreativi già esistenti.

Sono buone pratiche che rendono orgogliosa la nostre regione, potenzialmente esportabili anche in altri contesti, che hanno dato sollievo alle famiglie coinvolte e garantito divertimento ai bambini che altrimenti sarebbero stati esclusi da molte iniziative ludiche e sportive, perché i soggetti promotori spesso non sono attrezzati a seguire le persone con disabilità (senza rendersi conto che l’incapacità si traduce in vera e propria discriminazione).

Tali progetti però sono gocce nel mare, privi di continuità perché legati alla contingenza dei bandi sul terzo settore, questo anche persino quando realizzano diritti essenziali della persona che le istituzioni non riescono a garantire. Emblematico in questo senso è stato il caso della città invisibile, progetto nato a Termoli per la tutela della persone senza fissa dimora, con sede in Piazza Olimpia e sostenuto dall’Associazione Fa.ce.d, che è stato invitato a traslocare da un giorno all’altro per far fronte ad altre esigenze del Comune. Solo la mobilitazione della cittadinanza ha impedito la chiusura delle attività, ma allo stato non sono ancora state trovate soluzioni definitive per consentire la prosecuzione del servizio.

In Molise ci sono tanti sognatori, con idee e voglia di realizzare buone pratiche per migliorare la qualità della vita dei cittadini. Non sarebbe ora di valorizzare le buone idee e ripartire dalla restituzione dei diritti negati?☺

 

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