la raffineria galleggiante  di Antonio De Lellis
29 Aprile 2013 Share

la raffineria galleggiante di Antonio De Lellis

 

Il 13 aprile a Pescara si è svolta una grande manifestazione con oltre 20.000 partecipanti, contro l'approvazione della Valutazione di Impatto Ambientale da parte del Ministero dell'Ambiente del progetto "Ombrina Mare 2" della Medoil Gas, che sorgerebbe a sole 3,7 miglia da terra, di fronte al Parco Nazionale della Costa Teatina. In pratica una raffineria galleggiante resa possibile da un decreto del governo Monti.

Perché tanta gente e perché anche dal Molise? L’Abruzzo è compatto nel dire sì ad un altro modello di sviluppo che prevede l’ascolto e la partecipazione dei cittadini. In ogni parte del mondo le popolazioni non vengono interpellate sulle scelte fondamentali che rischiano di intaccare l’ambiente ed il futuro di un territorio. Ne sappiamo qualcosa anche noi molisani! Le scelte scellerate che si stanno perpetrando ai danni dell’Adriatico riguardano anche il Molise. Per questo un piccolo gruppo, compatto, formato da una ventina di attivisti di Rifondazione Comunista e Rivoluzione Democratica, vi ha partecipato anche con la presenza del sindaco di Montefalcone del Sannio. Pesa l’assenza di altri sindaci molisani forse alle prese con questioni “molto più importanti” che difendere il nostro territorio di cui l’Adriatico è parte essenziale.

Cosa dicono gli organizzatori di questa imponente mobilitazione? “Non è stato applicato l’articolo 6, comma 9 della legge 8 luglio 1986 n.349, che consente a ogni cittadino italiano di presentare in forma scritta le proprie osservazioni sui progetti sottoposti a Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA) e ai sensi del trattato di Aarhus”. Quest’ultimo, recepito anche dall’Italia, afferma che le popolazioni hanno il diritto di esprimere la propria opinione su proposte ad alto impatto ambientale e che l’opinione dei cittadini deve essere vincolante. “Questo è solo uno dei tanti progetti con cui le multinazionali del petrolio e del gas stanno attaccando l'Abruzzo, Regione verde d'Europa – spiegano i Comitati -. Oltre il 50% del territorio regionale è interessato da attività di ricerca, estrazione e stoccaggio di idrocarburi, con il 75% dei Comuni abruzzesi coinvolti, dove risiede quasi l'80% della popolazione che esprime un deciso NO all’attività per l’estrazione di idrocarburi Ombrina Mare 2. Se tale procedura  non venisse bloccata, l'Abruzzo diventerebbe un polo di estrazione di petrolio e gas, petrolio che, oltretutto, deve essere desolforato. Impianti estrattivi, in mare e a terra, e processo di desolforazione comportano un grave peggioramento della qualità di aria, acqua e terreno, che vanno a minare il cuore delle nostre maggiori risorse: territorio, ambiente e paesaggio, alla base di un'agricoltura di qualità e di un turismo in pieno sviluppo”. L'acqua della Maiella è una delle migliori, e di eccellenza sono anche molte produzioni tipiche del settore agroalimentare. Molte aziende stanno valorizzando tali produzioni in un circuito di promozione turistica, di quel turismo attento alla qualità ambientale e alla scoperta dei fattori autentici di un territorio; quindi non bisogna solo bloccare la procedura di Ombrina Mare, ma avanzare proposte per la tutela e la valorizzazione continua del territorio.

Cosa chiedono alla politica i comitati? “Le forze politiche devono  adottare tutte le misure a loro disposizione per evitare la realizzazione di un progetto di tale devastazione ambientale, che possa compromettere irreparabilmente l’economia ambientale e turistica di tutta la regione, nel rispetto di tutta la popolazione Abruzzese e Molisana”. Fermiamo le potenti lobby e i grandi centri della finanza, nazionale ed internazionale, che vogliono imporci dall'alto un modello di "sviluppo" inquinante e corrotto, sia sotto il profilo ambientale che della democrazia. Solo lottando insieme a tutte le forze sociali possiamo salvaguardare i beni comuni, a partire dall'aria e dall'acqua, e fermare coloro che, per motivi di profitto, mirano a depredare le nostre risorse naturali compromettendo così il diritto del nostro territorio a costruire il proprio futuro.☺

adelellis@virgilio.it

 

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