Vittime due volte della nostra crudeltà le persone costrette a fuggire dalle loro case, dai loro paesi.
Vittime della rapina delle loro risorse di cui noi, ricco nord del mondo, siamo i primi colpevoli.
Vittime delle guerre di cui noi, ricco nord del mondo, siamo i primi colpevoli.
Vittime delle dittature, delle mafie, dei terrorismi, dei colonialismi, dei razzismi, degli imperialismi di cui noi, ricco nord del mondo, siamo i primi colpevoli.
Vittime delle catastrofi ambientali di cui noi, ricco nord del mondo, siamo i primi colpevoli.
E vittime ancora una volta della nostra ferocia quando costretti alla fuga dinanzi all’orrore ancora una volta noi neghiamo loro la salvezza, li condanniamo a sottostare ai trafficanti schiavisti, li lasciamo morire – li facciamo morire – nel mare tinto di sangue.
Diciamolo chiaro: se l’Unione Europea – e l’Italia con essa – riconoscesse a tutti gli esseri umani il diritto alla vita – il diritto alla vita – non vi sarebbero più né scafisti né barconi, poiché le persone in fuga dai continenti della fame e dell’orrore potrebbero venire in Europa in modo legale e sicuro, usando mezzi di trasporto pubblici e adeguati: ed innumerevoli vite sarebbero salve.
Diciamolo chiaro: se l’Italia rispettasse quello che è scritto nella Costituzione della Repubblica Italiana – frutto luminoso “di questo patto / giurato fra uomini liberi / che volontari si adunarono / per dignità non per odio / decisi a riscattare / la vergogna e il terrore del mondo” (così in una lapide dettata da Piero Calamandrei in memoria della Resistenza) – non vi sarebbero più né scafisti né barconi, poiché le persone in fuga dai continenti dell’orrore potrebbero venire in Italia in modo legale e sicuro, usando i mezzi di trasporto pubblici e adeguati: ed innumerevoli vite sarebbero salve.
Il primo dovere di ogni persona decente è salvare le vite. Ed è quindi a maggior ragione anche il primo dovere di ogni civile istituzione.
Accogliere ed assistere chi è in fuga dalla fame e dalla morte: l’umanità ha sempre saputo che questo fonda la civiltà.
Cessare di fare le guerre occorre, poiché esse consistono sempre e solo dell’uccisione di esseri umani.
Cessare di armare criminali, dittatori e terroristi occorre, poiché quelle armi sempre e solo uccidono degli esseri umani.
Cessare di rapinare ed opprimere occorre, poiché il male fatto è irredimibile e sempre altro male cagiona.
Vi è una sola umanità. In un unico mondo casa comune dell’umanità intera.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Peppe Sini
Centro di ricerca per la pace e i diritti umani
Vittime due volte della nostra crudeltà le persone costrette a fuggire dalle loro case, dai loro paesi.
Vittime della rapina delle loro risorse di cui noi, ricco nord del mondo, siamo i primi colpevoli.
Vittime delle guerre di cui noi, ricco nord del mondo, siamo i primi colpevoli.
Vittime delle dittature, delle mafie, dei terrorismi, dei colonialismi, dei razzismi, degli imperialismi di cui noi, ricco nord del mondo, siamo i primi colpevoli.
Vittime delle catastrofi ambientali di cui noi, ricco nord del mondo, siamo i primi colpevoli.
E vittime ancora una volta della nostra ferocia quando costretti alla fuga dinanzi all’orrore ancora una volta noi neghiamo loro la salvezza, li condanniamo a sottostare ai trafficanti schiavisti, li lasciamo morire – li facciamo morire – nel mare tinto di sangue.
Diciamolo chiaro: se l’Unione Europea – e l’Italia con essa – riconoscesse a tutti gli esseri umani il diritto alla vita – il diritto alla vita – non vi sarebbero più né scafisti né barconi, poiché le persone in fuga dai continenti della fame e dell’orrore potrebbero venire in Europa in modo legale e sicuro, usando mezzi di trasporto pubblici e adeguati: ed innumerevoli vite sarebbero salve.
Diciamolo chiaro: se l’Italia rispettasse quello che è scritto nella Costituzione della Repubblica Italiana – frutto luminoso “di questo patto / giurato fra uomini liberi / che volontari si adunarono / per dignità non per odio / decisi a riscattare / la vergogna e il terrore del mondo” (così in una lapide dettata da Piero Calamandrei in memoria della Resistenza) – non vi sarebbero più né scafisti né barconi, poiché le persone in fuga dai continenti dell’orrore potrebbero venire in Italia in modo legale e sicuro, usando i mezzi di trasporto pubblici e adeguati: ed innumerevoli vite sarebbero salve.
Il primo dovere di ogni persona decente è salvare le vite. Ed è quindi a maggior ragione anche il primo dovere di ogni civile istituzione.
Accogliere ed assistere chi è in fuga dalla fame e dalla morte: l’umanità ha sempre saputo che questo fonda la civiltà.
Cessare di fare le guerre occorre, poiché esse consistono sempre e solo dell’uccisione di esseri umani.
Cessare di armare criminali, dittatori e terroristi occorre, poiché quelle armi sempre e solo uccidono degli esseri umani.
Cessare di rapinare ed opprimere occorre, poiché il male fatto è irredimibile e sempre altro male cagiona.
Vi è una sola umanità. In un unico mondo casa comune dell’umanità intera.
Vittime due volte della nostra crudeltà le persone costrette a fuggire dalle loro case, dai loro paesi. Vittime della rapina delle loro risorse di cui noi, ricco nord del mondo, siamo i primi colpevoli.
Vittime due volte della nostra crudeltà le persone costrette a fuggire dalle loro case, dai loro paesi.
Vittime della rapina delle loro risorse di cui noi, ricco nord del mondo, siamo i primi colpevoli.
Vittime delle guerre di cui noi, ricco nord del mondo, siamo i primi colpevoli.
Vittime delle dittature, delle mafie, dei terrorismi, dei colonialismi, dei razzismi, degli imperialismi di cui noi, ricco nord del mondo, siamo i primi colpevoli.
Vittime delle catastrofi ambientali di cui noi, ricco nord del mondo, siamo i primi colpevoli.
E vittime ancora una volta della nostra ferocia quando costretti alla fuga dinanzi all’orrore ancora una volta noi neghiamo loro la salvezza, li condanniamo a sottostare ai trafficanti schiavisti, li lasciamo morire – li facciamo morire – nel mare tinto di sangue.
Diciamolo chiaro: se l’Unione Europea – e l’Italia con essa – riconoscesse a tutti gli esseri umani il diritto alla vita – il diritto alla vita – non vi sarebbero più né scafisti né barconi, poiché le persone in fuga dai continenti della fame e dell’orrore potrebbero venire in Europa in modo legale e sicuro, usando mezzi di trasporto pubblici e adeguati: ed innumerevoli vite sarebbero salve.
Diciamolo chiaro: se l’Italia rispettasse quello che è scritto nella Costituzione della Repubblica Italiana – frutto luminoso “di questo patto / giurato fra uomini liberi / che volontari si adunarono / per dignità non per odio / decisi a riscattare / la vergogna e il terrore del mondo” (così in una lapide dettata da Piero Calamandrei in memoria della Resistenza) – non vi sarebbero più né scafisti né barconi, poiché le persone in fuga dai continenti dell’orrore potrebbero venire in Italia in modo legale e sicuro, usando i mezzi di trasporto pubblici e adeguati: ed innumerevoli vite sarebbero salve.
Il primo dovere di ogni persona decente è salvare le vite. Ed è quindi a maggior ragione anche il primo dovere di ogni civile istituzione.
Accogliere ed assistere chi è in fuga dalla fame e dalla morte: l’umanità ha sempre saputo che questo fonda la civiltà.
Cessare di fare le guerre occorre, poiché esse consistono sempre e solo dell’uccisione di esseri umani.
Cessare di armare criminali, dittatori e terroristi occorre, poiché quelle armi sempre e solo uccidono degli esseri umani.
Cessare di rapinare ed opprimere occorre, poiché il male fatto è irredimibile e sempre altro male cagiona.
Vi è una sola umanità. In un unico mondo casa comune dell’umanità intera.
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