Svegliamoci! lettera ai coetanei
9 Giugno 2022
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Svegliamoci! lettera ai coetanei

Cari ragazzi, come ormai tutti ben sapete, la Terra sta andando in frantumi. Oggi vorremmo parlarvi dell’ambiente e di come lo stiamo distruggendo a causa delle nostre cattive abitudini. “Solo quando l’ultimo albero sarà abbattuto, l’ultimo fiume avvelenato e l’ultimo pesce pescato, ci renderemo conto che non possiamo mangiare il denaro”, recita un detto indiano. Cosa significa? Che dobbiamo prenderci cura del nostro pianeta, invece di consumarlo e distruggerlo.

Cominciamo dai rifiuti, che ci soffocano. Fino ad alcuni decenni fa, erano pochissimi. I nostri nonni riciclavano tutto, era un mondo in cui il risparmio era un valore! Invece oggi le cose non sono più così. Avete mai sentito parlare di “obsolescenza programmata”? Adesso vi spieghiamo. È la precisa volontà dei produttori di costruire oggetti destinati a rompersi in fretta.

Un’altra tecnica usata dai progettisti è indurre le persone a gettar via gli oggetti non appena si guastano, facendo in modo che i pezzi di ricambio e le riparazioni costino molto e risultino complesse e faticose per il cliente.

Negli ultimi anni, si sta manifestando una grave conseguenza alla produzione dei nostri rifiuti: nel mondo, e in particolare in Asia e in Africa, ci sono gigantesche montagne di spazzatura, maleodoranti, che danneggiano il suolo, con tante sostanze nocive dovute alla decomposizione dei rifiuti. Tonnellate e tonnellate che quotidianamente devono essere smaltite. Ma se terreno da sprecare per le discariche non ne abbiamo e se bruciarli nei termovalorizzatori è comunque dannoso, come possiamo fare? Facciamo tutti la raccolta differenziata una buona volta, in modo serio!

Tuttavia, non sempre i rifiuti possono essere riutilizzati con processi semplici. L’ideale sarebbe in verità produrre di meno, per scartare di meno. Una strategia per arrivare all’obiettivo rifiuti zero è quella che usa il metodo delle “5R”: Ridurre, Riciclare, Riprogettare, Riutilizzare e Responsabilizzare. Un bel programma!

Iniziamo da esperienze concrete. Curitiba, una città brasiliana, ha come motto “rifiuti che non sono rifiuti”, infatti in quella città ogni cosa viene riciclata e, agli abitanti più poveri, in cambio dei rifiuti differenziati, vengono offerti verdure, riso e biglietti dell’autobus. Immaginate se nella vostra città, come succede a Curitiba, gli autobus dopo circa dieci anni venissero messi “in pensione” e usati come sale giochi, aule o per trasportare i poveri. Là succede! A volte magari, i professori potrebbero portarvi lì per svolgere la lezione. Noi giovani ma non solo, grandi e piccoli, possiamo fare piccoli gesti che, col passare del tempo, aiuteranno il pianeta a ritornare pulito. Ad esempio comprare cibo a “Km-zero” e consumare meno acqua.

Adesso parliamo un po’ proprio dell’acqua; nelle nostre case c’è sempre, possiamo berla e farci la doccia quando ci pare e piace, non è così? In Niger no. Ci sono delle persone che muoiono perché non hanno l’acqua, ci sono bambini che non possono andare a scuola perché la mattina presto devono percorrere tanti chilometri con enormi taniche alte quasi quanto loro, per andare a prendere l’acqua e di conseguenza non possono esercitare il loro diritto all’istruzione. L’acqua non è infinita ma soltanto rinnovabile, a patto che la velocità di prelievo non superi la velocità di riproduzione. Questo ci dovrebbe far capire che noi consumiamo troppa acqua e che dobbiamo sprecarne di meno.

Sapevate inoltre che anche l’ alimentazione è responsabile del 25% dell’ impatto sull’ambiente? Ci spieghiamo meglio. Non è che la carne inquina ma quel che c’è dietro alla preparazione di essa. Pensate semplicemente agli allevamenti intensivi, che grande spreco! Un regime alimentare corretto per noi e per l’ambiente è a base di pasta, frutta e verdura fresca e possibilmente di stagione per un consumo di carne meno eccessivo. Non intendiamo che dobbiamo diventare tutti vegani o vegetariani ma, insomma, mangiate carne un po’ meno!

Ragazzi, pensateci: anche una piccola goccia nell’oceano può cambiare il mondo. Impegniamoci, se vogliamo un futuro.☺

Elisabetta De Soccio, Giorgia Di Cillo, Jasmin Iademarco e Julia Izzi

(Classe 2A – Scuola Secondaria

di Mirabello Sannitico)

 

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