ad un educatore
31 Agosto 2010 Share

ad un educatore

 

Caro educatore,

il tuo servizio assomiglia molto a quello di un operaio che impegna le proprie energie nella ricostruzione delle persone.

Il tempo che impieghi e la pazienza con la quale mi accompagni hanno un grande valore, anche se mi accorgo di ciò soprattutto quando rischio di perdere l’opportunità di starti accanto.

La tua presenza può risultare conflittuale, difficile e apparentemente inutile, visto che non sempre mi sono aperta, in particolar modo all’inizio.

Non dimentico il calore e l’importanza dei primi colloqui, il sapore dell’accoglienza e la bellezza di una vita nuova.

Non conoscevo il posto in cui, improvvisamente, mi sono trovata, non conoscevo le persone e soprattutto non conoscevo me stessa.

Sicuramente nutrivo una iniziale sfiducia, ma i nostri colloqui mi facevano stare serena, per il tuo modo “umano” di starmi accanto.

A volte mi rendo conto che non è facile lavorare con una persona come me che non ha voglia di parlare. Il fatto di starmi vicino e di spronarmi continuamente mi dà la forza di andare avanti.

Le mie “storie” sono iniziate senza fatti eclatanti, solo piccoli segnali di un disagio. Quando mi sono ritrovata a vivere in un mare in tempesta ho cominciato ad abusare di sostanze. Ho fatto cose che non dovevo fare. Ho rischiato di perdere definitivamente gli affetti, lo studio, il lavoro e questo mi ha fatta molto male, non solo fisicamente.

Nonostante il mio carattere chiuso ti voglio bene perché scorgo che anche la tua vita è stata zoppicante e ciò mi induce ad accettare il dono della tua esperienza. Anche se ora inciampi non precipiti,  anzi sostieni gli altri che ancora si accingono alla risalita.

Mi insegni ad accettare le mie fragilità, i miei cedimenti e mi insegni che l’importante non è non cadere, ma rialzarsi dopo ogni caduta.

Vorrei che fossi consapevole di questa responsabilità, del dolore e della gioia che questo servizio ti riserverà sempre.

A te educatore, che sei provato da questa esperienza irripetibile, umile e straordinaria, vorrei augurare ogni bene e tutto il coraggio di cambiare insieme a me.

Ti voglio ringraziare per tutto quello che fai e continui a fare per me, insieme agli altri.

Da una scrittura collettiva della fattoria sociale il noce

coopilnoce@libero.it

 

eoc

eoc