“Perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto?” (Lc 12,57)
Immagina se un giorno si realizzasse quanto accade nel romanzo The Giver, il donatore. Gli uomini realizzano un mondo di una perfezione assoluta fatta di assenza di guerra-dolore-ingiustizie, dove esiste però solo l’uniformità, la prevedibilità e la monotonia di una vita ritmata da regole, dove per livellare tutto e tutti sono stati banditi i colori, la musica, le emozioni, l’amore. Anche il linguaggio è stato epurato e reso del tutto formale e anaffettivo. In un mondo, come il nostro, dove tutto è diventato “sentimento”, dove l’intimità di una famiglia è perennemente sotto i riflettori, dove le mamme piuttosto che affacciarsi alla finestra per scorgere in lontananza la sagoma dei loro bambini che tornano da scuola preferiscono affacciarsi sulle curiosità insane del web, in questo mondo dove tutto è scambiato per amore (tanto da giustificare espressioni come “delitto passionale”!), ci sarebbe davvero bisogno di una cura efficace e di un cambiamento urgente. Rendere il mondo anaffettivo e privo di sentimenti però non è la via: l’uniformità non salva, ma priva della sacrosanta libertà. La via per il bene dell’umanità sta nella riscoperta di un dizionario obsoleto che dobbiamo riproporre in questa nuova collezione autunno/inverno sfoggiando capi come rispetto, moderazione, pudore, coscienza, giustizia, custodia e responsabilità.
“Perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto?” (Lc 12,57)
Immagina se un giorno si realizzasse quanto accade nel romanzo The Giver, il donatore. Gli uomini realizzano un mondo di una perfezione assoluta fatta di assenza di guerra-dolore-ingiustizie, dove esiste però solo l’uniformità, la prevedibilità e la monotonia di una vita ritmata da regole, dove per livellare tutto e tutti sono stati banditi i colori, la musica, le emozioni, l’amore. Anche il linguaggio è stato epurato e reso del tutto formale e anaffettivo. In un mondo, come il nostro, dove tutto è diventato “sentimento”, dove l’intimità di una famiglia è perennemente sotto i riflettori, dove le mamme piuttosto che affacciarsi alla finestra per scorgere in lontananza la sagoma dei loro bambini che tornano da scuola preferiscono affacciarsi sulle curiosità insane del web, in questo mondo dove tutto è scambiato per amore (tanto da giustificare espressioni come “delitto passionale”!), ci sarebbe davvero bisogno di una cura efficace e di un cambiamento urgente. Rendere il mondo anaffettivo e privo di sentimenti però non è la via: l’uniformità non salva, ma priva della sacrosanta libertà. La via per il bene dell’umanità sta nella riscoperta di un dizionario obsoleto che dobbiamo riproporre in questa nuova collezione autunno/inverno sfoggiando capi come rispetto, moderazione, pudore, coscienza, giustizia, custodia e responsabilità.
“Perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto?” (Lc 12,57)
“Perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto?” (Lc 12,57)
Immagina se un giorno si realizzasse quanto accade nel romanzo The Giver, il donatore. Gli uomini realizzano un mondo di una perfezione assoluta fatta di assenza di guerra-dolore-ingiustizie, dove esiste però solo l’uniformità, la prevedibilità e la monotonia di una vita ritmata da regole, dove per livellare tutto e tutti sono stati banditi i colori, la musica, le emozioni, l’amore. Anche il linguaggio è stato epurato e reso del tutto formale e anaffettivo. In un mondo, come il nostro, dove tutto è diventato “sentimento”, dove l’intimità di una famiglia è perennemente sotto i riflettori, dove le mamme piuttosto che affacciarsi alla finestra per scorgere in lontananza la sagoma dei loro bambini che tornano da scuola preferiscono affacciarsi sulle curiosità insane del web, in questo mondo dove tutto è scambiato per amore (tanto da giustificare espressioni come “delitto passionale”!), ci sarebbe davvero bisogno di una cura efficace e di un cambiamento urgente. Rendere il mondo anaffettivo e privo di sentimenti però non è la via: l’uniformità non salva, ma priva della sacrosanta libertà. La via per il bene dell’umanità sta nella riscoperta di un dizionario obsoleto che dobbiamo riproporre in questa nuova collezione autunno/inverno sfoggiando capi come rispetto, moderazione, pudore, coscienza, giustizia, custodia e responsabilità.
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