Distrazioni di massa
6 Ottobre 2021
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Distrazioni di massa

Lettera aperta  a quanti non vogliono passare per fessi e contenti

Gli Stati Uniti e le nazioni complici hanno provveduto per venti anni a mettere a ferro e fuoco – pardon: a esportare la democrazia – intere nazioni dall’Iraq all’Afghanistan per vendicare l’11 settembre 2001, il giorno dell’attacco alle torri gemelle nel cuore degli States. Cercarono invano le armi di distruzione di massa, trovate sarcasticamente da Roberto Benigni in un mitico film, La tigre e la neve, poco o mai messo in circolazione dai canali televisivi. Fatti i comodi nostri ci siamo ritirati in tutta fretta lasciando il caos senza maturare la benché minima certezza che mai militari e guerre – pardon: missioni di pace – avviano percorsi di pacificazione e benessere. Le multinazionali prima hanno lucrato sulla fabbricazione di armi ora faranno bottino sulla ricostruzione. Le folle che, plagiate dai governi, avevano applaudito all’ intervento armato, ora con la stessa faccia tosta, plaudono al ritiro, ignorando che a pagar caro in entrambi i casi siamo sempre noi. Fessi e contenti.

È arrivata pure a papa Francesco la notizia che, mentre era in ospedale, gruppi di cardinali avevano cominciato a sentirsi o meglio a inciuciare per preparare la successione. Non sappiamo quale talismano abbia sfregato per scaramanzia ma di certo gli hanno allungato la vita! Vita che non è stata mai facile da quando, eletto papa, ha reso difficile quella di tanti funzionari del sacro. Perché tanto livore nei confronti di papa Francesco? Perché sta cercando di riposizionare la chiesa alla sequela di Cristo chiedendo di frequentare le periferie geografiche ed esistenziali, riaffermando il primato della persona che sia immigrata, gay, divorziata o impoverita rispetto alla rigida dottrina sempre astratta. È l’attualizzazione dello stile di Gesù che aveva solidarizzato con lo storpio in giorno di sabato o con l’adultera che doveva essere lapidata per legge. La cosiddetta destra cattolica, ma che di cattolico ha al massimo il battesimo, soprattutto quella americana, non sopporta la contestazione del capitalismo in nome del vangelo, il primato della coscienza, che sta tornando in auge il Concilio Vaticano II nelle proposizioni più scomode e spesso taciute. Seguire fenomeni da baraccone che ostentano in piazza il vangelo di carta o i grani del rosario mentre invitano a calpestare i più deboli, che si accaniscono per la messa in latino secondo il rito tridentino, che sono rimasti fermi a papa Benedetto, è menare il can per l’aia. Fessi e contenti.

Si fa un gran parlare di green pass sì e green pass no, si litiga nelle piazze, ci si accapiglia perché si può andare a lavorare senza documento ma non si può entrare nelle mense aziendali, si può viaggiare nelle metropolitane ma non sui treni a lunga percorrenza. Ma guai a discutere di trasporti, di sicurezza sul lavoro, di profitto spericolato delle aziende. Mentre noi ci occupiamo di quisquiglie i lavoratori continuano a versare sangue innocente per arricchire chi non ha nessun rispetto della vita altrui. Il covid spesso ha fatto chiudere le scuole. Abbiamo inventato la didattica a distanza ma che si è fatto in questo anno e mezzo per dotare tutti gli alunni di computer, di linea internet, ecc.? Ancora una volta, sotto altra forma, si privilegiano gli abbienti. Non stiamo tornando alla tanto deprecata scuola classista? Un banchiere a capo del governo, applaudito dagli industriali, può perseguire l’interesse collettivo? Fessi e contenti.

La tutela della salute è fondamentale. Si comincerà a somministrare la terza dose e poi magari la quarta mentre la stragrande maggioranza della popolazione del mondo non ha ricevuto neppure la prima. È giustizia questa? Finché non capiremo che o ci si salva tutti oppure sarà la catastrofe siamo fuori dalla storia. Nel Molise l’unico problema serio sulla sanità era che il presidente della giunta regionale diventasse commissario per la sanità. E finalmente, dopo aver sabotato, complici il Ministero della salute e i nostri parlamentari, i vari commissari che si sono succeduti, ha ottenuto il titolo. Ma il meglio che sbandierava non si vede! Siamo senza un centro covid, con poca affidabilità degli ospedali, che continuano a chiudere reparti, e con il progetto di medicina sul territorio che giace nei cassetti della commissione preposta. Fessi e contenti?

Non possiamo farci distrarre da contentini o falsi problemi. È tempo di una nuova classe dirigente che finora non si sia compromessa con la gestione del potere. Non abbiamo bisogno di Masanielli né di uomini della Provvidenza ma di persone con saldi princìpi, che sappiano leggere la storia con gli occhi degli “scarti umani”, con la consapevolezza che ciò che non è di utilità per gli ultimi non serve. La destraccia porta sempre in scena l’esaltazione della famiglia. Accettiamo la provocazione consapevoli che l’amore è sovversivo. Le note fondamentali di una famiglia, a mio giudizio, sono: la totale uguaglianza fra i membri, l’esaltazione della diversità perché non si può amare il proprio doppione, la gestione nonviolenta dei conflitti, la salvaguardia dell’habitat e la premura per i più deboli. Un bel progetto che se vale per la famiglia nucleare tanto più è fondamentale per la famiglia umana in modo che non ci siano più fessi e contenti.☺

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