Gestione dei rifiuti
1 Marzo 2014 Share

Gestione dei rifiuti

La deliberazione n. 714 della giunta regionale del Molise parte da un assunto totalmente condivisibile e massimamente apprezzato: “la gestione dei rifiuti costituisce attività di pubblico interesse”. Nella sua proposta allegata alla delibera, l’assessore Facciolla afferma di aver “avviato la definizione di un articolato Piano finalizzato alla implementazione e diffusione della raccolta differenziata sul territorio della Regione prevedendo, fra l’altro, la realizzazione di interventi infrastrutturali ed impiantistici”. Grazie a questa assunzione di responsabilità la regione Molise stabilisce l’erogazione di 2,5 milioni di euro “da destinare al cofinanziamento dell’intervento “Valo- rizzazione dell’impianto di trattamento della frazione organica proveniente da raccolta differenziata da compostare”, di importo complessivo pari a 10 milioni di euro, ubicato nel comune di Montagano (CB), di proprietà pubblica della Comunità Montana Molise Centrale”. Il residuale della somma destinata al compimento del progetto, 7,5 milioni di euro, è a carico della comunità montana Molise Centrale.

Le osservazioni che scaturiscono dalla lettura di questo documento sono molteplici. La prima riguarda direttamente i soggetti investiti dell’autorità decisionale in merito al progetto, la comunità montana in questione, come tutte le altre del Molise, è in liquidazione, soppressa da una legge regionale del 2011; come può questo ente far fronte ad una cogestione così onerosa? Quale altro ente potrà sostituirsi ad esso e con quali finanziamenti? È verosimile, in un tale contesto, la prospettiva dell’erogazione a vuoto, di così ingenti investimenti? La nostra storia nazionale, recente e non, – ma soprattutto il nostro territorio – è piena di carcasse di costruzioni che nelle intenzioni originarie sarebbero dovute diventare ospedali, ambulatori, scuole, ed invece sono stati meri veicoli di spostamento per ragguardevoli somme di denaro!

La seconda considerazione è inerente alla enorme sproporzione di capacità della discarica: si parla di un incremento fino a 50mila tonnellate di rifiuti l’anno ma è stata prevista una Valutazione di Impatto Ambientale? Sì è vero è un provvedimento che segue l’elaborazione del progetto, ma qui si parla di rifiuti, e tanti!

Terza considerazione: tutto l’impianto progettuale del piano proposto dall’assessore alla Tutela dell’Ambiente si incardina sull’esigenza improcrastinabile dell’introduzione, su quasi tutto il territorio, esclusi i pochi comuni virtuosi che la praticano di già, della raccolta differenziata. Ebbene, proprio di questo, si parla pochissimo; la delibera e l’allegata proposta dell’assessore Facciolla, menzionano semplicemente una promozione della raccolta differenziata e la creazione di isole ecologiche e piattaforme di cemento, è davvero molto poco. Eppure, bisognerà impiegare molto in termini di strutture, mezzi e risorse umane se si vorrà cambiare radicalmente e in positivo il settore dei rifiuti.

Ultimo punto di analisi, ma non certamente meno importante, la trasparenza. I cittadini dei paesi adiacenti alla discarica hanno richiesto più volte un incontro pubblico con i promotori di questo progetto, per essere informati e valutare l’esatta portata dello stesso. Fino ad oggi nessuno dei firmatari della delibera ha proposto una data o una occasione.

Come si fa a pensare ancora di imporre scelte non condivise dal territorio? Come si fa ancora a farsi passare sulla testa decisioni che riguardano la nostra vita senza comprendere e senza chiederne conto? ☺

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