libertà e giustizia
2 Luglio 2012 Share

libertà e giustizia

 

In vista delle prossime elezioni politiche, regionali e comunali Libertà e Giustizia Molise chiede:

– che tutti i partiti facciano un passo indietro e rinuncino alle consuete “contrattazioni” sulle candidature;

– che i candidati alla presidenza della regione, alla carica di sindaco nelle principali città molisane e i candidati al Parlamento siano tutti sottoposti alle primarie;

– che i partiti rinuncino ad indicare i nominativi del “listino maggioritario regionale” e che questi vengano scelti dai cittadini e possano essere espressione anche della società civile, dell'associazionismo, del volontariato.

Su questi temi ci si vuole confrontare con le associazioni che operano nel Molise e lanciare una campagna per la restituzione della sovranità ai cittadini.

Basta ai candidati imposti dai vertici dei partiti!

molise@libertaegiustizia.it

aria nuova

C'è qualcosa di nuovo nell'aria molisana. Anzi di antico. È un cattivo odore che promana dai palazzi del potere e sulla cui natura non dobbiamo neppure interrogarci. Ci sono autorevoli voci di dentro che ci spiegano ciò che sta accadendo in quelle stanze: lo iorismo è morto, è in avanzato stato di decomposizione e bisogna rimuoverlo. I vertici del centrosinistra, che erano già in preallarme, si preparano ad intervenire al grido di: toglietevi voi che  ci mettiamo noi!

In realtà il Molise non ha bisogno di sostituire un sistema di potere clientelare in via di esaurimento con uno nuovo ma non diverso. Il Molise ha bisogno che qualcuno rimuova dal palazzo la materia in decomposizione, proceda ad una profonda disinfestazione, faccia passare aria fresca, sostituisca le spesse pareti ovattate con vetri trasparenti. Un simile proposito viene manifestato con insistenza dai “grillini”, che vogliono cancellare tutto quello che c'era prima, ed è innegabile che essi stiano raccogliendo molte simpatie.

In questo quadro si è inserita la conferenza del Circolo molisano di Libertà e Giustizia tenutasi a Termoli a metà giugno. La coordinatrice del Circolo, Annalisa Montanaro, che ha presieduto i lavori, non ha fatto promesse. Ha richiamato in modo asciutto la drammatica situazione sociale ed economica in cui versano i molisani, ha descritto il sistema familistico-clientelare che caratterizza i vertici delle istituzioni e dei partiti molisani e ha detto: “Tocca ai cittadini riprendersi la sovranità della quale sono stati privati, tocca a tutti noi riorientare i partiti e le istituzioni verso il soddisfacimento dei legittimi bisogni collettivi”. Insieme ad altri relatori, e sulla base di elaborazioni non scaricate da internet, ha elencato i principi della buona politica e della buona amministrazione, la prospettiva di un Molise, di un'Italia e di un'Europa capaci di rafforzare non solo l'economia, ma anche la coesione sociale e territoriale.

Il circolo molisano di Libertà e Giustizia ha esposto una strategia, che poggia su una base assai concreta, proponendo di lanciare una campagna volta a restituire ai cittadini il diritto di scegliere i candidati alle varie cariche istituzionali, da concordare con tutte le associazioni molisane che desiderano sostenerla. Ecco finalmente qualcuno che non ci porta la sua ricetta, ma ci chiede di lavorare insieme per prepararne una.

La redazione di La fonte ha deciso di condividere l'iniziativa di Libertà e Giustizia e di sottoscrivere in pieno l'appello che viene pubblicato. Lo fa nella speranza che la prossima primavera, quando si voterà probabilmente per la regione e per il parlamento, porti non solo il risveglio della natura, ma anche quello della partecipazione, della solidarietà, della condivisione. Valori questi necessari dappertutto, ma particolarmente nel Molise, dove bisogna non solo bonificare i palazzi, ma anche predisporre ed attuare progetti democratici ed innovativi per dare una fondata speranza di cambiamento ai molisani.

La Redazione

 

 

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