Domenica 8 Giugno si è svolta la prima Marcia Molisana per la pace sul tratturo. Una lunga marcia di 27 Km da Campobasso a S. Elia a Pianisi per i sentieri dei tratturi, accompagnati dai fieri "Cavalieri del Tratturo", senza i quali davvero il coraggio di andare fino in fondo non l'avremmo avuto. Nei meravigliosi paesaggi del Molise, tra infiniti tappeti di papaveri rossi, distese generose di cespugli gialli di ginestre profumate, campi di grano e tanto cielo in esclusiva per gli eccezionali viandanti della Pace. La pace non è solo assenza di guerra, ma un mondo dove uguali diritti siano promossi a partire da un piccolo borgo per finire fino all'ONU. Una bella notizia, che non fa notizia, dal carattere sereno, popolare per celebrare "la familiarità" a cui tiene tanto la nostra gente. Un percorso antico, il tratturo, in cui è bello recuperare l'assenza dei soliti rumori. Non v'è traccia per queste vie, delle varie contaminazioni biologiche e i frutti della terra sono davvero quelli che ci servono per vivere.
Quanti pensieri lungo la strada! Pensavo alla bellezza dei campi coltivati ma anche a quanti quelle terre vergini le hanno lasciate. Erano tempi difficili, quelli dell'emigrazione… ne prendiamo atto. Ma oggi questo è un mondo da recuperare con forza, perchè il nostro oro è lì, nella terra, che può offrire la ricchezza sana di cui abbiamo bisogno. A patto che oltre alla volontà dei singoli soggetti, ci siano uomini (quelli nelle stanze del potere) capaci di mettere insieme qualche risorsa economica per un rilancio ma anche capacità progettuale. Programmi in grado di superare particolarismi e privilegi inutili in favore di una giusta preparazione delle nuove generazioni, a fare impresa nell'agricoltura. Una speranza… un campo aperto fatto di solidarietà sociale, di orgoglio di appartenere ad un territorio per produrre sviluppo. Uno sviluppo che crea rapporti di tangibile mutua utilità nei confronti degli amministratori locali e non bisogno di "favori" per tirare a campare. Un senso di profonda libertà, ho provato, in marcia per la pace, dove i nostri ruoli sociali erano annientati da un benessere amichevole, nei rapporti e nei dialoghi tra le anime di ogni età.
A Costantino giovane "rasta" dall'animo puro, l'augurio di realizzare un grande progetto di vita e di pace, perché solo allora – mi ha detto – forse taglierà la sua pesantissima e intrecciatissima chioma, dentro la quale ha messo sogni e pensieri. A Pierluigi pioniere della riscoperta dei tratturi del Molise, a Lucia perché diventi realtà una Campobasso "tutta verde e fiori", ad Antonio col suo "Bene Comune", a Willy che con la sua telecamera ha fermato i ricordi di questa giornata particolare, un GRAZIE. Ma ancora di più GRAZIE alla bella accoglienza di Campolieto, di Ripabottoni con i buoni dolci fatti in casa con i quali ci hanno rifocillato, e a S. Elia, che all'arrivo
ci ha fatti sentire forti di un grande messaggio, con i canti e le musiche dei ragazzi della scuola media e con la capacità di accoglienza che noi molisani "gente buona" , come ci definisce Eugenio Cirese, sappiamo fare a chi si pone sul nostro cammino. ☺
Domenica 8 Giugno si è svolta la prima Marcia Molisana per la pace sul tratturo. Una lunga marcia di 27 Km da Campobasso a S. Elia a Pianisi per i sentieri dei tratturi, accompagnati dai fieri "Cavalieri del Tratturo", senza i quali davvero il coraggio di andare fino in fondo non l'avremmo avuto. Nei meravigliosi paesaggi del Molise, tra infiniti tappeti di papaveri rossi, distese generose di cespugli gialli di ginestre profumate, campi di grano e tanto cielo in esclusiva per gli eccezionali viandanti della Pace. La pace non è solo assenza di guerra, ma un mondo dove uguali diritti siano promossi a partire da un piccolo borgo per finire fino all'ONU. Una bella notizia, che non fa notizia, dal carattere sereno, popolare per celebrare "la familiarità" a cui tiene tanto la nostra gente. Un percorso antico, il tratturo, in cui è bello recuperare l'assenza dei soliti rumori. Non v'è traccia per queste vie, delle varie contaminazioni biologiche e i frutti della terra sono davvero quelli che ci servono per vivere.
Quanti pensieri lungo la strada! Pensavo alla bellezza dei campi coltivati ma anche a quanti quelle terre vergini le hanno lasciate. Erano tempi difficili, quelli dell'emigrazione… ne prendiamo atto. Ma oggi questo è un mondo da recuperare con forza, perchè il nostro oro è lì, nella terra, che può offrire la ricchezza sana di cui abbiamo bisogno. A patto che oltre alla volontà dei singoli soggetti, ci siano uomini (quelli nelle stanze del potere) capaci di mettere insieme qualche risorsa economica per un rilancio ma anche capacità progettuale. Programmi in grado di superare particolarismi e privilegi inutili in favore di una giusta preparazione delle nuove generazioni, a fare impresa nell'agricoltura. Una speranza… un campo aperto fatto di solidarietà sociale, di orgoglio di appartenere ad un territorio per produrre sviluppo. Uno sviluppo che crea rapporti di tangibile mutua utilità nei confronti degli amministratori locali e non bisogno di "favori" per tirare a campare. Un senso di profonda libertà, ho provato, in marcia per la pace, dove i nostri ruoli sociali erano annientati da un benessere amichevole, nei rapporti e nei dialoghi tra le anime di ogni età.
A Costantino giovane "rasta" dall'animo puro, l'augurio di realizzare un grande progetto di vita e di pace, perché solo allora – mi ha detto – forse taglierà la sua pesantissima e intrecciatissima chioma, dentro la quale ha messo sogni e pensieri. A Pierluigi pioniere della riscoperta dei tratturi del Molise, a Lucia perché diventi realtà una Campobasso "tutta verde e fiori", ad Antonio col suo "Bene Comune", a Willy che con la sua telecamera ha fermato i ricordi di questa giornata particolare, un GRAZIE. Ma ancora di più GRAZIE alla bella accoglienza di Campolieto, di Ripabottoni con i buoni dolci fatti in casa con i quali ci hanno rifocillato, e a S. Elia, che all'arrivo
ci ha fatti sentire forti di un grande messaggio, con i canti e le musiche dei ragazzi della scuola media e con la capacità di accoglienza che noi molisani "gente buona" , come ci definisce Eugenio Cirese, sappiamo fare a chi si pone sul nostro cammino. ☺
Domenica 8 Giugno si è svolta la prima Marcia Molisana per la pace sul tratturo. Una lunga marcia di 27 Km da Campobasso a S. Elia a Pianisi per i sentieri dei tratturi, accompagnati dai fieri "Cavalieri del Tratturo", senza i quali davvero il coraggio di andare fino in fondo non l'avremmo avuto. Nei meravigliosi paesaggi del Molise, tra infiniti tappeti di papaveri rossi, distese generose di cespugli gialli di ginestre profumate, campi di grano e tanto cielo in esclusiva per gli eccezionali viandanti della Pace. La pace non è solo assenza di guerra, ma un mondo dove uguali diritti siano promossi a partire da un piccolo borgo per finire fino all'ONU. Una bella notizia, che non fa notizia, dal carattere sereno, popolare per celebrare "la familiarità" a cui tiene tanto la nostra gente. Un percorso antico, il tratturo, in cui è bello recuperare l'assenza dei soliti rumori. Non v'è traccia per queste vie, delle varie contaminazioni biologiche e i frutti della terra sono davvero quelli che ci servono per vivere.
Quanti pensieri lungo la strada! Pensavo alla bellezza dei campi coltivati ma anche a quanti quelle terre vergini le hanno lasciate. Erano tempi difficili, quelli dell'emigrazione… ne prendiamo atto. Ma oggi questo è un mondo da recuperare con forza, perchè il nostro oro è lì, nella terra, che può offrire la ricchezza sana di cui abbiamo bisogno. A patto che oltre alla volontà dei singoli soggetti, ci siano uomini (quelli nelle stanze del potere) capaci di mettere insieme qualche risorsa economica per un rilancio ma anche capacità progettuale. Programmi in grado di superare particolarismi e privilegi inutili in favore di una giusta preparazione delle nuove generazioni, a fare impresa nell'agricoltura. Una speranza… un campo aperto fatto di solidarietà sociale, di orgoglio di appartenere ad un territorio per produrre sviluppo. Uno sviluppo che crea rapporti di tangibile mutua utilità nei confronti degli amministratori locali e non bisogno di "favori" per tirare a campare. Un senso di profonda libertà, ho provato, in marcia per la pace, dove i nostri ruoli sociali erano annientati da un benessere amichevole, nei rapporti e nei dialoghi tra le anime di ogni età.
A Costantino giovane "rasta" dall'animo puro, l'augurio di realizzare un grande progetto di vita e di pace, perché solo allora – mi ha detto – forse taglierà la sua pesantissima e intrecciatissima chioma, dentro la quale ha messo sogni e pensieri. A Pierluigi pioniere della riscoperta dei tratturi del Molise, a Lucia perché diventi realtà una Campobasso "tutta verde e fiori", ad Antonio col suo "Bene Comune", a Willy che con la sua telecamera ha fermato i ricordi di questa giornata particolare, un GRAZIE. Ma ancora di più GRAZIE alla bella accoglienza di Campolieto, di Ripabottoni con i buoni dolci fatti in casa con i quali ci hanno rifocillato, e a S. Elia, che all'arrivo
ci ha fatti sentire forti di un grande messaggio, con i canti e le musiche dei ragazzi della scuola media e con la capacità di accoglienza che noi molisani "gente buona" , come ci definisce Eugenio Cirese, sappiamo fare a chi si pone sul nostro cammino. ☺
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