processo anbiguo
14 Aprile 2010 Share

processo anbiguo

 

La commistione di una visione condivisa alta (ideale da raggiungere) a confronto con gli  “interessi strategici” confliggenti di molti ha rappresentato il dramma che ha ridotto la portata storica del processo di sviluppo dei diritti umani.

Cosa affermavano tali diritti? È impensabile commentarne tutto il contenuto, si possono cogliere, però, le premesse intenzionali, enunciate nel Prologo della Dichiarazione, le quali avrebbero dovuto guidare il processo verso quell’«ideale da raggiungersi da tutti i popoli e da tutte le Nazioni». Tre verbi fanno al nostro caso: rimuovere gli «atti di barbarie che offendono la coscienza dell'umanità» di cui si era già registrata la presenza, promuovere «un mondo in cui gli esseri umani godano della libertà di parola e di fede e della libertà dalla paura e dal bisogno», preservare con tutti i mezzi «le future generazioni dal flagello della guerra».

Rimuovere gli atti di barbarie…

L’Assemblea generale promuove una serie di documenti in cui si affrontano le situazioni delittuose compiute da singoli e da governi attraverso legislazioni omissive o delittuose; nascono le “convenzioni contro” o i protocolli aggiuntivi alla dichiarazione che vanno a individuare  un aspetto specificamente disumano dei processi sociopolitici: il genocidio, la tortura, la discriminazione razziale, la discriminazione delle donne. Sono impegni che progettano  un’inversione di tendenza ai modelli culturali dei popoli ed esigono una contestazione del potere dei governi che nelle loro legislazioni hanno attuato  una prassi rivelatasi vero abuso di potere, o, al contrario, omissione di tutela per soggetti più deboli e svantaggiati. Il passaggio da suddito a cittadino comporta la liberazione dalle oppressioni e il riposizionare in  pari opportunità ogni persona al di là di quanto essa rappresenti nella sua individualità “senza distinzione di razza, lingua religione…” (art.1).

Promuovere un mondo in cui …

Soprattutto per la promozione del futuro progettato dalla visione dei diritti nasce e si sviluppa il cosiddetto “sistema Nazioni Unite”, ovvero tutta una serie di istituzioni, organismi,  agenzie, programmi che in sinergia mirano a questo progetto. Si possono sintetizzare in quattro aree di competenza. Organi dell’Assemblea Generale, in particolare fondi e programmi, Istituti di ricerca e fondazioni che mirano a focalizzare e a progettare per quanto riguarda i vari aspetti di questo immane processo: sviluppo, commercio, ambiente, popolazione prevenzione del crimine, droga, ed ancora le donne, gli insediamenti umani, i rifugiati, l’infanzia, ecc… L’Assemblea generale produce i documenti di indirizzo, di legalizzazione giuridica innovativa o correttiva e di proposta di impegno agli stati facenti parte. Accanto si collocano gli organi facenti capo al Consiglio Economico Sociale che lavora per “Commissioni mondiali” sui temi di cui sopra per “commissioni Regionali” con sedi in varie parti del mondo in modo da mettere in sinergie risposte e azioni per aree geografiche omogenee; il lavoro specifico di intervento e di promozione viene portato avanti dalle “Agenzie Specializzate” con sede principale in varie nazioni del mondo; per citarne alcune più conosciute FAO per sviluppo agricolo e alimentazione (Roma), ILO per il lavoro (Ginevra), UNESCO per educazione scienza e cultura (Parigi), WHO organizzazione mondiale della Sanità (Ginevra) ecc…

La produzione culturale, legale e progettuale di questo apparato è quanto di meglio oggi si abbia per una conoscenza aggiornata, puntuale capace di orientare le risposte. Ma è un gigante con i piedi di argilla: il finanziamento di questi progetti è affidato al “contributo” che gli stati investono secondo le stime delle necessità che i problemi esigono.

Finora i governi sottoscrivono i progetti ma non finanziano le opere se non in minima parte. Due esempi: tutti i governi più ricchi dovrebbero versare lo 0,7% del proprio PIL per lo sviluppo ma solo quelli dell’area scandinava sono stati ligi agli impegni. Nel G8 di Genova Kofi Hannan chiese 12 milioni di dollari per affrontare decisamente la lotta all’epidemia di HIV in Africa, ma non ottenne nulla, anzi l’Organizzazione del Commercio Mondiale impedì, finché poté, finanche la produzione autonoma dei farmaci di base, estendendo il tempo dei diritti dei brevetti.

Preservare con tutti i mezzi…

A questa funzione operativa è preposta l’opera specifica del Consiglio di Sicurezza e più in generale l’opera del Segretario generale. La prima è soffocata dai cinque paesi con diritto di veto, il Segretariato generale è ridotto a “voce che grida nel deserto”. Necessita una riforma strutturale dell’ONU e un rinnovato e concreto impegno di promozione dei diritti di ogni persona, ma soprattutto dei calpestati della storia, che passi dalle parole agli impegni economici sostenibili.

In sintesi abbiamo una grande visione globale capace di interpretare e orientare verso un futuro a dimensione umanizzante; scarsi e inadeguati mezzi economici investiti per lo sviluppo, la solidarietà e la promozione; nessun potere di controllo dell’operato degli stati da parte dei soggetti preposti a questo. ☺

 

diritti dell’uomo

1. Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti…

2. Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione…

3. Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona.

4. Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o di servitù…

5. Nessun individuo potrà essere sottoposto a tortura o a trattamento o a punizione crudeli, inumani o degradanti.

6. Ogni individuo ha diritto, in ogni luogo, al riconoscimento della sua personalità giuridica.

7. Tutti sono eguali dinanzi alla legge…

8. Ogni individuo ha diritto ad un'effettiva possibilità di ricorso a competenti tribunali…

9. Nessun individuo potrà essere arbitrariamente arrestato, detenuto o esiliato.

10. Ogni individuo ha diritto, in posizione di piena uguaglianza, ad una equa e pubblica udienza davanti ad un tribunale indipendente e imparziale…

11. Ogni individuo accusato di un reato è presunto innocente sino a che la sua colpevolezza non sia stata provata…

12. Nessun individuo potrà essere sottoposto ad interferenze arbitrarie nella sua vita privata, nella sua famiglia, nella sua casa, nella sua corrispondenza, né a lesione del suo onore e della sua reputazione…

13. Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento…

14. Ogni individuo ha il diritto di cercare e di godere in altri paesi asilo dalle persecuzioni…

15. Ogni individuo ha diritto ad una cittadinanza…

16. Uomini e donne… hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia…

17. Ogni individuo ha il diritto ad avere una proprietà sua personale…

18. Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione…

19. Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione…

20. Ogni individuo ha diritto alla libertà di riunione e di associazione pacifica…

21. Ogni individuo ha diritto di partecipare al governo del proprio paese…

22. Ogni individuo, in quanto membro della società, ha diritto alla sicurezza sociale…

23. Ogni individuo ha diritto al lavoro…

24. Ogni individuo ha diritto al riposo ed allo svago…

25. Ogni individuo ha diritto ad un tenore di vita sufficiente…

26. Ogni individuo ha diritto all'istruzione…

27. Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità…

28. Ogni individuo ha diritto ad un ordine sociale e internazionale nel quale i diritti e le libertà enunciati in questa Dichiarazione possano essere pienamente realizzati.

29. Ogni individuo ha dei doveri verso la comunità…

30. Nulla nella presente Dichiarazione può essere interpretato nel senso di implicare un diritto di un qualsiasi Stato, gruppo o persona di esercitare un’attività o di compiere un atto mirante alla distruzione di alcuni dei diritti e delle libertà in essa enunciati.

 

 

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