Tag "Dicembre 2016"

Uomo, chi sei?

Alzati uomo… e sarà un’altra primavera.

Osare la politica

E non c’è alibi per il nostro rinchiuderci nelle caselle piccole: dobbiamo mettere in discussione il neoliberismo trionfante, le grandi banche, i trattati transatlantici; e dobbiamo farlo dal basso, cominciando a far traballare le basi dei governi comunali e regionali, che privilegiano pochi e ci tolgono welfare e diritti;

Porte aperte

Crediamo che partendo da quella apertura e dalla necessità dell’ accoglienza in quanto valore centrale per chi opera nel campo sociale si possano e si debbano costruire percorsi di inclusione rispettosa dell’Altro, che è e resta soggetto portatore di valori non totalmente assimilabili.

La madre dei poveri

Ora è santa la piccola Madre

che amò i poveri,

Il grande paese

Prima di tutto, occorre prendere atto che le leggi da sole non bastano. Purtroppo non bastano neanche le idee, che pure sono il sale del cambiamento. Prima di tutto occorre avere una visione su come attuare concretamente il cambiamento.

Todo cambia

Lo trovo un argomento ridicolo. Gli italiani che sono andati a vivere e a lavorare in altri paesi non hanno perso la loro identità. Mangiano ancora oggi, in seconda, terza o quarta generazione, quasi solamente il cibo italiano. Conservano tutte le usanze italiane, e molti di loro ritornano in autunno nel loro paese d’origine per fare il sugo di pomodori! Penso che se io corressi il rischio di perdere la mia identità, dovrei cercare la causa in me stessa e non nelle persone che hanno un’altra identità. È strano, ma non ho ancora sentito un militante del Partito Democratico protestare contro l’americanizzazione dei congressi del loro partito, con la musica all’americana e gli slogan in inglese!

Roberto Roversi insegnava che la poesia ha in Jim Morrison il più importante poeta americano del Novecento. Per questo considerava la canzone popolare della prima guerra mondiale più significativa dellʼopera di Ungaretti. Per questo diceva, in unʼintervista oggi raccolta in Tre poesie e alcune prose (Sossella Editore; a cura di Marco Giovenale) che un romanzo di Kerouac fa la storia, mentre un romanzo di Gadda fa la storia della letteratura.

Babbo natale 2116

A pochi giorni da Capodanno 2117, Babbo Natale sta seduto guardando il cielo, nella mai sopita speranza che qualche nuvola s’affacci all’orizzonte. Veste calzoncini corti ed una maglietta. Entrambi di colore rosso scarlatto, adornati con una riga bianca. Non ha nemmeno più la barba, divenuta intollerabile con il caldo. Porta soltanto un paio di lunghi baffi bianchi.

Accoglienza

Nostro tempo presente sono le barriere, i muri dentro i quali accatastare vite di viandanti, viaggiatori perfetti perché senza biglietto di ritorno. Nostro tempo è attesa di lasciapassare, a puro spreco di energie compresse, trattenute al macero.