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Poetiche e profetiche si sono rivelate le parole di Anna Seghers che aprono il libro di Christiane: “Quando i muti parleranno, quando i ciechi vedranno, quando gli ultimi saranno i primi, quando i nostri morti risorgeranno, la piccola silenziosa ombra di Tina, piena di tristezza, verrà salutata con entusiasmo dal suo popolo”.

Era di maggio

Di un altro maggio, così sereno e dolce, mi resta tatuata sul corpo una ferita, ferita da parto, orizzontale e viva come un taglio di sole al tramonto, e poi bellezza e il cruccio dell’inadeguatezza a diventar parole.

Armonia

È un momento perfetto, un momento in cui avverto tanta armonia che sarebbe quello giusto anche per morire e invece riaccolgo il privilegio di essere viva e saluto il nuovo giorno che si sta riempiendo di stordente melodia, con profonda gratitudine.

Il saggio ha, secondo me, una funzione propedeutica, infatti esso aiuta ad interpretare, a spiegare, a capire meglio gli scritti della Fallaci e ci conduce per mano dentro la storia della vita, degli amori, dei dolori, della morte della giornalista.

Ciao nonna

“Cara nonna, è arrivato il giorno che credevamo non potesse mai arrivare. Poche righe non bastano per racchiudere ciò che sei stata per tutti noi: la donna forte, coraggiosa e saggia che ha costruito una grande famiglia e ha lavorato duramente per sostenerla e mantenerla unita fino alla fine. Da te abbiamo appreso la generosità, l’accoglienza, la disponibilità verso il prossimo, l’esigenza della “porta aperta” che rende possibile la condivisione.

Dicembre

Nella messa di mezzanotte, vertice misterioso e profondo del Natale, mentre una folla assiepata e commossa intonava “Tu scendi dalle stelle”, tra effluvi d’incenso, veniva portato all’altare il Bambinello.

Oggi è una donna felice: ha deciso di offrire, con disarmante sincerità, la sua esperienza al mondo, perché il suo passato fatto di tristezza e di dolore possa essere d’aiuto agli altri e ci ha insegnato che solo se troviamo la forza di seguire il nostro cuore e la nostra intuizione, solo se abbandoniamo obblighi, doveri imposti e convenzioni, vivremo per davvero con passione e autenticità.

Neve

Ad addolcire un altro giorno vuoto, sogno profumi selvatici di boschi, sensazioni effimere di voli, risvegli di foglie e fioriture… E incido segni neri sul quaderno.

La scrittura è l’elemento distintivo di questa raccolta di effemeridi rese in una lingua di straordinaria scorrevolezza. Spero che chi legga riesca ad aggirare il trabocchetto della sua levigatezza, della sua qualità espositiva. Potrebbe essere indotto a bere di un fiato con l’avidità frettolosa e distratta del frequentatore di sociale, peggio se in overdose”.