Era di maggio
5 Giugno 2017
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Era di maggio

Mattino di maggio; profumi e luce impregnano il giardino, ma anche le pareti del mio cuore dove non si disperde il filo rosso che ci lega in simbiosi.

In testa mi tintinnano ricordi che cadono in frantumi di poesia.

Di un altro maggio, così sereno e dolce, mi resta tatuata sul corpo una ferita, ferita da parto, orizzontale e viva come un taglio di sole al tramonto, e poi bellezza e il cruccio dell’inadeguatezza a diventar parole.

Da allora nell’amore ti sostengo tutto intero, come la portatrice d’acqua regge la brocca colma e con me la presenza di un’assenza che mi smemora l’ombra all’angolo della labbra piegandola a un sorriso. ☺

 

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