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Parlare di inclusione

Non da ultimo, inclusione significa sostenere la persona con disabilità anche quando la sua famiglia viene meno, perché possa continuare a vivere con piena dignità nella società, senza timore di venire ghettizzato in un istituto. Significa sostenere la cd. vita indipendente, strumento attraverso il quale la persona con disabilità motoria e/o cognitiva viene sostenuta in un percorso di autonomia, con il necessario aiuto pubblico, allo scopo di continuare a vivere nel proprio contesto domestico.

Spesso parliamo di etica psicoanalitica, ma altrettanto frequentemente dimentichiamo di chiarirne i termini, scadendo nella retorica della lotta di civiltà: altro non è, questa etica, che un modo di prendere posizione, non già la somma degli interventi di natura psicoanalitica. La Comunità terapeutica è il luogo delle scelte

Ci mancherà

Agnostico convinto, Bauman non ha rinunciato al dialogo con uomini di fede, convinto che “il mondo complesso in cui viviamo ci chiede di stabilire teste di ponte tra le varietà dei punti di vista”. Era solito ripetere che “la verità abita negli incontri umani”.

Pugni nello stomaco

Arrivano come pugni allo stomaco le notizie (agli occhi, alle orecchie oramai sopite dalla recita familiare bambina) di oggi: terremoto sui terremotati quasi assiderati dalla neve. Amatrice, Accumuli, Turrita e tanti altri paesini e zone più vaste, prive di luce, di acqua, di riscaldamento. Le persone, al telegiornale si fanno vedere con gli occhi smarriti di chi ha subìto una perdita irreparabile (per sé non c’è alcuna speranza, le mucche già sono state vendute se non sono morte, la casa è lesionata, se non distrutta, i poveri beni personali dispersi. Tutto è finito).

Fra virus e virus…

L’immagine che mi è ritornata alla mente in questi giorni di gennaio è stata quella di una fila di persone nella neve, nel freddo, con addosso tutti i capi d’abbigliamento che possiedono. Immagini scattate in Grecia, fra i rifugiati che sono sopravissuti alla guerra, alle bombe, alla fame ed al freddo e sono stati respinti dall’Europa.

Il primo è Nel mare ci sono i coccodrilli, di Fabio Geda, che racconta la storia di un ragazzino afghano sbarcato da solo in Grecia su un gommone e infine giunto a Torino, dove viene adottato dall’assistente sociale che lo ha seguito. L’altro, Mio fratello insegue i dinosauri, porta la firma di Giacomo Mazzariol, un ragazzo di soli 19 anni, e racconta di suo fratello Giovanni, affetto da sindrome di Down, della sua quotidianità e di quei percorsi della fantasia e della immaginazione che proiettano anche lui in un universo di sogni.

Un obiettivo comune che diviene oggi ancor più necessario alla luce della indizione, da parte del MIBACT del 2017 Anno dei Borghi in Italia, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio artistico, naturale e umano di luoghi definiti nel Piano Strategico di Sviluppo del Turismo come una componente determinante dell’offerta culturale e turistica del Paese.

Ar tramonto

Perché ciò che “valgo” già l’avrò speso
e vivrò solo de quello ch’è stato.

Come Cadtm ci poniamo l’ obiettivo anche di essere un movimento “comune denominatore” creando gruppi di studio su vari temi per acquisire saperi settoriali per chi conduce le singole battaglie. Essere un presidio del territorio per costruire dal basso.