tossicodipendenza e prevenzione
24 Febbraio 2010 Share

tossicodipendenza e prevenzione

La cronaca di queste ultime settimane ripropone la problematica connessa alla massiccia diffusione di sostanze stupefacenti: tanti ragazzi e ragazze che, anche nel nostro piccolo Molise, manifestano stanchezza e disorientamento rispetto ad un contesto sociale contrassegnato da una profonda crisi di valori.

Molto spesso gli assuntori sono giovani socialmente ben inseriti, che studiano o lavorano: la sperimentazione di sostanze psicoattive avviene già tra gli 11 e i 18 anni, mentre la sperimentazione occasionale costituisce un comportamento normale fra i giovani che hanno meno di 20 anni. Da qui l’importanza della prevenzione che non può essere considerata un fatto occasionale, ma deve al contrario investire tempi lunghi, attraverso il coinvolgimento attivo di tutte le agenzie educative presenti sul territorio (la famiglia, la scuola, la parrocchia, il volontariato, l’associazionismo, la società sportiva, i servizi, ecc.).

Si tratta soprattutto di aiutare i ragazzi a superare le difficoltà che essi incontrano al di fuori del contesto familiare e scolastico, ove poche sono le opportunità di espressione, di incontro, di cultura: in una parola di partecipazione attiva. Ai giovani servono invece punti di riferimento, capaci di agevolare la piena realizzazione della propria creatività e della propria intelligenza. Si pone, insomma, la necessità di costruire degli spazi sociali in grado di prevenire il disagio, ma anche di potenziare i processi di socializzazione tra adulti e minori. Al centro di qualsiasi intervento va posta la capacità di ascoltare le esigenze che bambini e adolescenti sono in grado di manifestare attraverso le più svariate forme di comunicazione (verbale, grafica, comportamentale, ecc). Da qui l’importanza stessa di attivare ricerche e centri di ascolto, azioni e strutture che, nel loro insieme, siano in grado di cogliere il disagio di minori, ma anche di fare emergere le loro attese e le loro speranze.

Va tra l’altro sottolineata l’im- portanza di favorire la nascita di associazioni e di consigli che abbiano per protagonisti i giovani e i bambini: una sorta di palestra civica, tesa a rivendicare il diritto di cittadinanza nei confronti del territorio e delle istituzioni. D’altra parte, sostenere la costruzione di iniziative democratiche diviene fondamentale in un’epoca in cui il processo di secolarizzazione, inteso come professione di ateismo, ha avviato anche una sorta di destrutturazione della coscienza civile. Una dimensione entro la quale molti cittadini hanno perso la speranza di poter migliorare la società nella quale vivono; gli stessi giovani, nutriti dall’esempio degli adulti chiusi negli interessi privati e influenzati dall’assolutizzazione del profitto e del consumismo, rischiano di essere privati del sogno più bello: la speranza di vivere in un mondo che pur rimanendo imperfetto, può, attraverso il nostro agire vigile e responsabile, divenire migliore e più vicino ai bisogni degli uomini.

I ragazzi vanno insomma aiutati a costruire dei percorsi di vita capaci di offrire sensazioni forti e passioni positive: il teatro, la musica, il volontariato, la politica, in opposizione al piacere effimero offerto dalle droghe, dalle corse in automobile, dall’alcol e dalle varie forme di estremismo sportivo e politico. L’esperienza del piacere offerto dalle sostanze chimiche deve essere sostituita dalla ricerca del benessere nella vita reale: un’esplorazione più ricca, che richiede però l’accettazione del rischio, dell’incer- tezza e della fatica quotidiana.

Ma i ragazzi vanno anche aiutati a capire il valore delle relazioni attraverso le quali è possibile trasmettere le proprie esperienze e ascoltare quelle degli altri; diviene altresì importante, aiutarli a riflettere sui concetti di libertà e di dipendenza, di solidarietà e di responsabilità.

Da qui, l’esigenza di osservare e stabilire una relazione con i ragazzi, onde cogliere le loro ansie e i loro timori, senza tra l’altro trascurare l’avvio di un processo di educazione alla salute che sappia evidenziare i rischi connessi a comportamenti di vita devianti e pericolosi per la loro integrità.☺

a.miccoli@cgilmolise.it

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