Il camino precario
29 Aprile 2017
La Fonte (351 articles)
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Il camino precario

Camminare è lasciarsi portare dalla poesia della vita, dai colori della natura e delle persone che ci circondano. Lasciarsi andare nei camini e nel camino della vita significa vivere. “Ogni momento” è senza etichetta del normale, è stravolto: impressionante! Il nostro “io”, libero, vaga per i giorni e le notti della vita, che altri hanno riempito di similitudine al normale, e, mentre l’Europa intreccia le corde politiche ed economiche sulle proprie contraddizioni, un po’ come sul pianeta fanno tutti quegli uomini e donne riuniti negli “Stati di contraddizioni”, “uniti o meno” che siano, intesi a tutelare come possono le proprie tribù, l’arcobaleno racconta che i colori li vediamo quando posiamo gli occhi sull’accaduto e sull’esistente.
Distratti dalle mille ed una di regole di cui ci siamo armati, non scorgiamo la fonte viva della vita: Nascere e Risorgere significa annullarsi nel confine che la vita ci propone ogni attimo. La regola, potrebbe essere non avere regole? Mah … cosa ci perdiamo? Il gioco rassicurante di certezze incerte e di una vita rassegnata da buon pensanti secondo le regole che altri hanno definito normali? È quello scoglio perbenista che non ci fa compiere le cattive azioni? Quali sono le cattive azioni?
E si fa sentire il diavoletto interno: fermati e ragiona, se ragionare rimane una tua facoltà, piccolo uomo che cerca la vita e talvolta fugge da essa! Quanti Padri ci/vi hanno dato: il padre in casa, meno influente dell’allora padre-maestro, padre-professore, padre-prete, padre-nonni, padre-mamma, padre-Stato e sopra tutti il PadrEterno che tutto vede e protegge, ma lascia il libero arbitrio, che i suoi discepoli padri-terreni hanno riempito di norme: “questo sì, questo no – sei buono se; sei cattivo se! Le esperienze sessuali sì se, no se! La guerra no, la guerra sì, se … e via nel gioco dei terrestri padri-eterni umani”. Corri sui monti, corri con il tuo Mosè! ma corri e realizza ciò che hai progettato. Realizza il progetto, i progetti per te stesso e lascia i fiori lungo la strada. Paura di … forse, ma comincia a vincere qualche corsa adesso e sali sul podio adesso!
L’Assoluto è il regno dell’ incognito. Il pensiero è intoccabile e i pensieri, si sa, sono verità per molti pensatori per approssimazione. Per dare verità ai propri pensieri, che restano e sono dei punti di vista, si sono inventati gli dei? … ma erano molto umani. La nascita di “quel bimbo in Betlemme, l’ingresso dell’uomo risorto, ha sconvolto il mondo o ha dato al mondo degli uomini la patente di verità ai propri pensieri? L’ incertezza regnava nei pensieri e questi si sono arricchiti dell’esperienza del Risorto: Tocca qui Tommaso sono io, Risorto ed in carne! … mi sono manifestato al mondo ed il mondo non mi ha riconosciuto. Giuda, Giuda è il traditore! E … loro sono morti ed hanno ucciso nel nome di quel risorto. Altri fanno ed hanno fatto altrettanto nel nome del loro dio-pensiero verità.
Il sistema alimenta se stesso con il negativo e le contraddizioni. Presentarci il pacchetto di sigaretta con le “mostruosità”, è un ottimo elemento per far comprare: ma come! non metti i bimbi squarciati dalle tue bombe sugli aerei e finanziamenti, ma metti “ste robe” sul mio pacchetto di piacere? Ma vaffanculo! … ecco l’effetto voluto! L’enfatizzazione dell’assurdo produce l’assuefazione! Il peccato, produce il peccatore. Il “contro” fa votare contro chi racconta verità sbiadite! Stati Disuniti docent!
Un caffè. Com’è particolarmente significativo un caffè in due, al mattino sapendo che può accadere tutto. “Tutto”, è un’espressione che non lascia dubbi: puoi decidere se il caffè alle ore due del giorno di un qualsiasi carnevale, si può tradurre in quel particolare momento incluso nel tutto, che alimenta le nostre fantasie. E tu puoi decidere! Annulli i giudizi e lasci scorrere. Un caffè! Un caffè per decidere che “io posso! Io posso chiudere o semplicemente lasciare ai lati dei miei sentieri l’amore che vivo e condividerlo con un’altra per delle temporanee avventure”. Certo senza ragioni, senza giudizio, ma rinunciando al piacere di abbracciare, unica, chi ha deciso di condividere i miei passi. Ovvero, sono e posso essere un “stravolto-capovolto”.
Il cielo plumbeo di un giorno, di ogni giorno, proietta gli Sparta di ogni tempo in quelle luci della vita per cercare quel raggio di sole che possa illuminare i propri passi. Passi incerti e già per questo dubbi. Il dubbio permette di scegliere ed è bello poter scegliere. Avventurandosi in questo sentiero di grovigli di paure ed emozioni lontane, ci si raccoglie un attimo e si lascia che la vita scorra con quegli avvenimenti che, accadendo, portano su sentieri di vita.
Senza giudizio, senza ragioni, raccolto in quelle emozioni di vita, gli Sparta vanno, consapevoli che il potere di decidere è sempre individuale! … sanno anche che fermarsi a raccogliere … può portare cappuccetto rosso dal lupo. Dal lupo di ragioni senza senso, di emozioni che segnano i fuori percorso, ma che possono aiutare a comprendere quali sentieri percorrere. Beh, sì, forse è necessario incontrare il senza senso, per comprendere senso e sensi! … e la luce del nuovo giorno trova lo Sparta di ieri su sentieri che illuminano i suoi percorsi irragionevolmente al buio. Il cammino ed i camini sicuramente permettono di camminare verso la luce.
Beh, allora, buon cammino a tutti, belli e brutti, buoni e cattivi, con l’augurio di guardare gli occhi ed i colori di quanti incontreremo nel tempo che segna il nostro percorso su questa terra; con l’augurio di scoprire la bellezza di un “ti amo” che fermi i passi incerti e ci sia compagna di strada.

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