il fascino di una storia   di Carolina Mastrangelo
28 Dicembre 2012 Share

il fascino di una storia di Carolina Mastrangelo

 

Succede spesso che, guardandomi allo specchio, scopra qualche ruga in più, lentiggini affiorate senza sole e gli angoli della bocca che guardano ostinatamente all’ingiù, ma non mi ritengo vecchia, non fino a quando andrò a scuola almeno, anzi mi sento piccola come i miei bambini perché essi mi regalano i loro occhi per guardare il mondo.

La mattina li vedo arrivare a scuola infreddoliti, felici sotto il sottile incanto della neve che cade e mi chiedo: – Che dirai oggi a queste anime di brina?

Da poco è passato Natale; è un rito annuale raccontare la storia antica, ogni volta la stessa e ogni volta meravigliosa: “Maria e Giuseppe si misero in viaggio verso Betlemme per il censimento. Erano partiti anche per la profezia, il bambino che lei portava in grembo sarebbe nato nella città di Davide; nessuna porta, però, si aprì per loro; non c’erano stanze nella locanda sulla collina per gente così umile ed essi, lontani dalle lampade ad olio e dalla folla del paese gremito, dovettero sistemarsi in una grotta, mentre la notte scendeva sulla Giudea e l’oscurità avvolgeva la città in una grande coperta trapunta  d’argento. Nei campi, oltre le case, i pastori dormivano vicino alle greggi; il fuoco ardeva come una stella terrestre in mezzo a loro e le note lontane di un flauto si alzavano verso il cielo dove le Pleiadi danzavano con solennità. Mentre il buio si faceva più profondo, all’improvviso tutto tacque e per un tempo che nessuno poté misurare l’immobilità si diffuse sul mondo. Nella miseria e nel silenzio di Betlemme  prese vita il Figlio di Dio…”.

Potrebbe sembrare una favola e invece è la storia di un mistero che sempre mi piace rievocare per farne sentire il fascino ai miei alunni. Il mistero è una dimensione ineliminabile della vita e trovo essenziale improntare ad esso l’azione educativa per non farla scadere nell’addestramento o nella manipolazione più alienante. Natale ha offerto un’occasione di più per rinsaldare nelle nostre giornate affannate o incolori, il senso del mistero che le abita, traccia di insopprimibile luce in questo andare che non ha ancora senso.☺

carolinamastrangelo51@gmail.com

 

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