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Aiutarsi
“Vuoi un po’ di vino? Lei muove il mento, un gesto vago, assente”. Delia e Gaetano si ritrovano a cena, poco tempo dopo aver diviso la loro famiglia. Delia avrebbe preferito sedere al tavolo vicino, al posto dell’unica coppia di
La partita
C’è chi crede di poter scrivere gli astri allineando armi all’orizzonte, c’è chi aspetta che il fato cambi verso e sente di stringere la resa. Non basta capire il gioco quando l’agire storto del cavallo imbizzarrito; non basta prestare ascolto
Il primo giorno di scuola
All’inizio, era il silenzio: niente urla di bambini, niente schiamazzi di venditori ambulanti e niente cicalecci di signore sedute davanti alle loro abitazioni a “prendere il fresco”, nessuno che si affaccia ai balconi a chiacchierare; a volte, mi sembra di
Pluriclassi?
Anche quest’anno la solita triste e sconcertante storia che vede in molte scuole molisane il proliferare delle famigerate pluriclassi. Una prassi di ripiego, emergenziale che non ha nessun fondamento pedagogico e che spesso, è usata in modo inopportuno, per risparmiare
Noi supplenti
Tanto ci sarebbe da dire sulla “buona scuola” renziana, i cui punti chiave avevamo anticipato, con un flash, nello scorso numero. Stavolta ci piace partire dal ruolo (assai marginale) riservato in essa ai precari, ai famosi supplenti, al popolo grigio
Antonio Pettinicchio
Antonio Pettinicchi è nato a Lucito (Campobasso) nel 1925, ed è morto a Campobasso il 25 Giugno 2014. Si è formato all’Accademia di Belle Arti di Napoli sotto la guida severa ed attenta di Lino Bianchi Barriviera ed Emilio Notte.
Qualcosa di strano
Solvitur ambulando. Parola di Chatwin, neanche a dirlo. E io almeno approvo. Magari lo porto scritto nel cognome un po’ di nomadismo, certo è radicato nell’ anima. Mi piace camminare, sola, e scrutare e fiutare l’aria e sentire gli odori:
