Mio figlio artista?
2 Ottobre 2014 Share

Mio figlio artista?

Tutti i genitori vogliono che i propri figli arrivino il più in alto possibile e tali ambizioni comprendono, in molti casi, il campo artistico. Ci sono dei bambini maggiormente predisposti rispetto ad altri per determinate discipline artistiche come il disegno, la musica, la danza: il bambino che non arriva ad esprimersi a parole può farlo attraverso questi linguaggi alternativi. Tutti i bambini attraversano un periodo “artistico” del disegno e della musica: è bene aiutarli a sviluppare un determinato gusto quando essi ne manifestano interesse.

Il bambino può avere una certa predisposizione per il disegno, ha il senso del colore; può utilizzare il disegno per interessare i genitori in un momento particolare (ad esempio in seguito alla nascita di un altro figlio). E al bambino interessa che si parli dei suoi disegni se lui li mostra, ma è importante che la madre o il padre non si limitino a complimentarsi con lui per la bellezza del disegno quanto piuttosto devono far parlare il figlio di cosa il disegno rappresenta, della storia che c’è dietro; è questo che interessa al bambino e non che i suoi disegni vengano ammirati. È importante non “lanciarsi” in interpretazioni dei disegni prodotti dal bambino, perché, tante volte, si ottiene l’effetto opposto, ovvero il bambino smette di disegnare perché i genitori stanno in agguato per cercare di dare un significato a quanto prodotto dal figlio.

Nel momento in cui il bambino impara il linguaggio dei segni, ciò che scrive e disegna per la scuola diventa “scolastico” mentre ciò che fa a casa è un’espressione di sé che, se viene colta dal genitore, può facilitare l’instaurarsi di scambi comunicativi tra loro. È importante che la madre sostenga il bambino in questa espressione di sé: può aiutarlo a disegnare sulla musica, sui sogni, disegnare delle storie, ascoltare racconti letti o inventati dalla madre e provare ad illustrarli. Queste sono tutte attività molto amate dai bambini.

Ci sono bambini che amano la musica e dimostrano di avere “orecchio”: è importante comprendere il momento in cui il bambino è interessato a tale attività ed indirizzarlo subito verso un insegnamento musicale, ma con un insegnante attento alla specificità di ciascun bambino. Si può pensare di ricorrere all’utilizzo di dischi creati per illustrare ai bambini i grandi compositori. È importante inoltre far ascoltare al bambino della vera musica, ricorrendo a degli strumenti reali, accordati e non a strumenti giocattolo che emettono suoni distorti, educando il bambino alla percezione di suoni falsi e stonati. Alla musica può essere associata la danza, perché la musica parla anche ai muscoli e ci sono bambini che hanno la capacità di esprimere con il corpo ciò che sentono. I bambini “artisti” hanno il loro modo per esprimersi ed è importante che maestri specializzati nella disciplina dalla quale sono attirati li educhino, ma senza stancarli. ☺

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