Proposte per la ripartenza
6 Giugno 2020
laFonteTV (3191 articles)
Share

Proposte per la ripartenza

“L’emergenza perenne alla fine sospenderà parlamenti ed elezioni, o ne dimostrerà l’inefficienza. È questa la tendenza generale?”. Così il filosofo ed ex sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, in un suo intervento di un paio di mesi fa, a proposito della pandemia del Covid 19 che stiamo vivendo non solo in Italia. Abbiamo avuto in molti (anche chi scrive queste note!) l’impressione, che la Costituzione sia stata sospesa a colpi di Decreti Presidenza Consiglio Ministri, ed in particolare il diritto di movimento, quelli di riunione e di associazione, esercizio in pubblico dei culti religiosi. La Carta Costituzionale prevede che per motivi di sanità o di sicurezza le libertà di movimento possono essere sospese, costringendoci ad una inevitabile “lontananza” dalle strade e dalle piazze e vivere ciò nel concreto è tutt’altra cosa.
Quello che colpisce duramente il nostro animo è soprattutto la costatazione dell’alto numero di decessi per coronavirus (ma sono tutti attribuibili al Covid 19?) al di sopra dei 30.000. Tantissimi morti, quasi sempre senza poter svolgere il rito funebre, religioso o non, e tragedia nella tragedia, diverse salme portate via da camion militari senza che ci sia potuto essere l’estremo saluto dei familiari ai propri cari deceduti. Il nostro pensiero è corso alle pandemie dei millenni trascorsi, da quelle bibliche a quella ateniese (430 a.C.), descritta da Tucidide, a quelle altrettanto note narrate da Boccaccio, da Manzoni, da Amado (in Teresa Battista stanca di guerra), da Camus (La peste), da Saramago (Cecità), da Philip Roth (Nemesi).
Da queste dolorose esperienze si esce provati e, certamente molto meno sicuri di noi stessi e delle nostre capacità raziocinanti, in quanto la quarantena e la diffusione del virus hanno infranto l’immagine, addirittura la maschera che ognuno di noi ha e dietro la quale nasconde la propria personalità. Quello che è emerso consistentemente è l’ interruzione penalizzante della catena produttiva, lasciando, metaforicamente, “sul terreno”, quanti hanno già perso il posto di lavoro oppure quanti paventano – loro malgrado – la stessa amara sorte! Quali le reazioni e cosa è stato necessario proporre alle istituzioni per cercare di ripartire come collettività nazionale?
Libera conto le mafie, i cui molti iscritti si sono impegnati al fianco della Protezione Civile, si è chiesta quale potesse essere il suo contributo di idee e di indicazioni per la cosiddetta “ripartenza della fase 2”. Ha così proposto al Parlamento e al Governo il Manifesto Giustaitalia, patto per la ripartenza per una società nuova, libera da mafie e da corruzione, a fronte di riflessioni ed approfondimenti fatti nelle regioni nei tre mesi di sofferenza fisica e civile. La pandemia da Covid 19 non ci consente di fare gli errori emersi in altre emergenze del passato (terremoti, gestione dei rifiuti, dissesti idrogeologici) che sono state opportunità di arricchimento e di crescita del potere delle mafie e, in generale, di quei sistemi criminali basati sul disprezzo delle regole, sulla crescente corruzione, come emerge dalle tante inchieste giudiziarie che non si sono fermate neppure durante questa pandemia; sull’accumulazione illecita di profitti che condizionano pesantemente la democrazia di ogni paese civile e democratico. Mafie, criminalità economica ed ambientale, corruzione irrefrenabile, riescono bene a sfruttare l’allentamento delle regole e, a fronte di una urgenza legittima di aiuti e di risorse economiche, approfittano dell’acutizzarsi della povertà per acquistare consenso, riciclare i capitali accumulati illegalmente soprattutto attraverso il prestito ad usura.
Il 20 maggio scorso gli organi d’informazione hanno dato notizie sconfortanti, e non nuove, circa l’operosità delle mafie in molte regioni d’Italia. Dalla Procura di Campobasso è partita l’inchiesta “Piazza pulita” relativa al traffico di sostanze stupefacenti fra diverse regioni (Molise, Puglia, Basilicata, Campania) con arresti e sequestro di beni immobili e denaro. Ci sono ipotesi congrue relative alle ecomafie in Friuli e Trentino, dove sta emergendo un traffico illecito interregionale di rifiuti speciali; a Messina, poi, è stato scoperto un traffico relativo al riciclaggio di denaro sporco e truffa aggravata. Infine, di nuovo a Campobasso si è venuto a sapere di un’attività illecita di contraffazione di denaro: monete da euro 20 e 50 con 6 arresti… Come possiamo uscire da questa crisi grave ed inaspettata? Noi, di Libera, pensiamo che è possibile, applicando le norme che già esistono e puntano sulla garanzia dei diritti fondamentali quali lavoro, casa, reddito dignitoso per tutte/i, istruzione obbligatoria e gratuita, salute, guardando soprattutto alla prevenzione che si basa primariamente sul potenziamento necessario ed urgente della medicina territoriale, una riconversione ecologica alla base di nuove prospettive di progresso attente alla salvaguardia e alla valorizzazione del territorio e dell’ambiente, il contrasto costante alle vecchie e nuove povertà, il recupero degli oltre 100 miliardi di euro dell’evasione fiscale, denaro sottratto proditoriamente alla collettività tutta e tutto questo stringendo un Patto che con 18 proposte concrete intende dare un reale contributo al Paese per il tramite del Parlamento e del Governo.☺

laFonteTV

laFonteTV