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Ma il grande assente, troppo spesso, forse è proprio il festeggiato! Tra il romantico e il melenso si entra in un’atmosfera surreale. A natale dobbiamo per forza volerci tutti più bene.

15 anni non sono bastati a ricostruire le abitazioni lesionate. Ma la cosa più sconvolgente è il ricorso del Presidente Frattura contro i terremotati

“Chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso” (Che Guevara). Se ci impegniamo per una politica altra è perché non solo è possibile, ma addirittura necessaria. È emerso in tutta evidenza nell’incontro pubblico che abbiamo organizzato a Termoli

Dai partiti che tenteranno l’arrampicata regionale dovremmo farci spiegare quale futuro intravedono e tratteggiano per una regione che loro o i loro predecessori hanno vandalizzato

Acqua privatizzata, trivellazioni, sanità allo sbando, debiti che strozzano un popolo già ridotto in miseria. Eppure, questo stesso popolo si divide intorno al tema dei migranti. “Divide et impera” la fa da padrone, ma solo perché noi abbiamo smesso di informarci, di tenere alta la guardia e di pretendere risposte ai problemi collettivi. Quelli veri. Ricordiamo: El pueblo unido jamás será vencido!

MIGRANTI: ci indigniamo, giustamente, per qualche loro malefatta, ma mai per come noi li trattiamo abitualmente, per come li sfruttiamo, per come ci speculiamo costringendoli a una vita raminga. E ci si mette anche il parroco di Isola Capo Rizzuto a succhiare il sangue di disgraziati. Dall’inizio dell’anno oltre mille e cento, quelli accertati, sono andati ad abitare le profondità del Mediterraneo.

Lettera aperta a quanti amano la terra che li ha generati. A Civitacampomarano, paese oggi sconquassato da una frana che rischia di annientarlo se non si interviene subito e bene, il piccolo Giuseppe è il simbolo geniale della prima edizione dello street art fest. Sotto la scritta il Molise cancella non esiste per scrivere resiste, esprimendo al meglio il dilemma di una regione allo sbando, ma attraversata da una passione e tensione verso il futuro.

La realtà in cui si viene catapultati ha le sue regole, i suoi giochi, il suo assetto insomma. Ci si trova davanti prassi consolidate e percorsi avviati, naturalmente anche ritardi da recuperare e secche da attraversare, certo non è mai all’anno zero o in attesa dell’uomo della provvidenza.

Non un addio

La chiesa di muratura, bella e accogliente, è il segno di una chiesa-comunità che si è coinvolta nel far fronte alle necessità degli ultimi, dei bisognosi, degli immigrati, che ha vissuto e sperimentato, attraverso il cammino ecumenico, che Dio, poiché è più grande di qualsiasi comprensione di chiesa, solo insieme possiamo cercarlo, amarlo e testimoniarlo.