Tag "Gabriella de Lisio"

  Nel momento dell’anno scolastico che, più di ogni altro, è ricco dell’ elaborazione di idee e progetti destinati all’ arricchimento dell’offerta formativa scolastica, ci piace oggi proporre ed illustrare, in questa rubrica, il tentativo di un’alternativa esperienza didattica in

  Pinuccio non fa i compiti. Mirko gioca col cellulare. Davide rompe le penne. Romoletto scrive "Vado ha casa". Siamo di fronte a vecchi Pinocchi o nuovi somari? Cosa succede nella testa di molti adolescenti di oggi? Per rispondere a

  La scuola è alle porte. E quest’anno, fra le varie questioni che si porranno sul tappeto, ci saranno anche i nodi da sciogliere relativi ai cosiddetti bisogni educativi speciali. Mi permetto allora di proporre, in questa rubrica, alcune riflessioni

  Mentre prendono forma le prime righe di questo articolo, i telegiornali mandano e rimandano, da stamattina, i punti del famigerato “Decreto del fare” firmato dal governo Letta. L’occhio (con l’orecchio) cade, naturalmente, sulla scuola e resta perplesso. Si parla

  Al termine di un altro anno scolastico, e alle soglie di un’altra estate, cerchiamo di tracciare un bilancio sullo stato dell’arte, vale a dire su quanto il Molise sia stato presente sui banchi di scuola quest’anno, nei programmi, nelle

  Non so i miei colleghi, ma la sottoscritta è poco convinta. Proporre in Italia la classe 3.0, e riempirsi la bocca di cooperative learning e di “isole”, mi sembra offrire brioches a chi non ha più pane (per usare

  Aprile… dolce dormire? Non proprio, specie per chi, nella scuola, si prepara alla faticosa quadriglia di uscite didattiche e viaggi d’istruzione che ci accompagneranno fino a maggio e ci faranno concludere l’anno con qualche bella esperienza da ricordare e

  Purtroppo le notizie non sono buone neanche questa volta. Vale a dire che, quando a questa rubrica tocca rispolverare qualche aggiornamento sullo stato della scuola nel Bel Paese, sono sempre grattacapi. Ma questo ci spinge ancora con maggiore convinzione

  La scuola è sempre più povera. A partire da quest'anno scolastico – è notizia di qualche giorno fa piombata fra capo e collo sui docenti di ogni ordine e grado – gli istituti italiani riceveranno dal ministero dell'Istruzione meno