Il 17 maggio il Tribunale di Campobasso esaminerà il ricorso de L’UNIONE che chiede l’annullamento delle elezioni regionali perché Michele Iorio era contestualmente Commissario per il Terremoto e per l’Alluvione. Su queste materie c’è un iter molto rapido e probabilmente in caso di accoglimento nei diversi gradi di giudizio, sussiste la possibilità che entro un lasso temporale non lungo si possa tornare alle urne. In una simile eventualità il Centro-Sinistra non può affidare alla Magistratura il responso dei cittadini, ma dovrà costruire un programma credibile e una compagine seria che sia in grado di vincere lo scontro elettorale. E bisogna attrezzarsi con somma urgenza con comportamenti coerenti, posizioni chiare e proposte trasparenti sui principali temi che assillano la comunità regionale.
In primo luogo va messo al bando il trasformismo e chi cambia bandiera con eccessiva disinvoltura non può essere accolto a braccia aperte. E’ il caso di un consigliere di Forza Italia che folgorato dall’Ulivo si presenta all’opinione pubblica fiancheggiato dal Sindaco di Campobasso e dal Presidente della Provincia che ne tessono le lodi agli esterrefatti molisani. Non ho nulla da eccepire sul fatto che un berlusconiano consumato ad un certo punto della propria esperienza politica si accorge che ha sbagliato tutto. Ma da lì ad essere salutato come il figliol prodigo che salva la patria e traccia la via, la verità e la vita ce ne corre. Un po’ più di pudore non guasterebbe ai vertici dell’Unione, sulla coerenza non si può scherzare pena la perdita della faccia coi cittadini. E’ il caso del Nucleo Industriale di Termoli dove per decenni ha gestito prima la DC e poi il Centro-Destra, da ultimo con un Presidente vicino a Forza Italia che per diversi mesi ha amministrato il Consorzio con atti monocratici. Non è immaginabile che la maggioranza del Consorzio passa al Centro-Sinistra, dopo la recente affermazione alle amministrative termolesi, e tutto prosegue come nulla fosse nella più scandalosa continuità. Il punto non è di carattere giudiziario, non mi interessa trasformare la politica in un fatto persecutorio verso gli avversari. La questione è che sullo sviluppo locale, sulla promozione industriale, sulla gestione del rapporto tra fabbrica, ambiente e salute dei cittadini, L’Unione ha delle proposte alternative a quelle di Forza Italia. O no? Che fine hanno fatto le declamazioni sulle chimiche, sulla turbogas e sulle indagini meritoriamente commissionate a degli esperti sull’emissioni in atmosfera e sull’incidenza di talune malattie nel comprensorio termolese? E l’Interporto progettato dal Nucleo Industriale a che serve se non c’è un porto degno di questo nome e non c’è un asse stradale e ferroviario serio che congiunge il Tirreno all’Adriatico? E il sistema di scatole cinesi e di società sorte per iniziativa della vecchia gestione che fine fanno? Se il Centro-Sinistra non ha nulla da modificare nella pianificazione dell’attività produttiva del più grande agglomerato industriale della Regione e si affida alle scelte del vecchio-nuovo Presidente di altro orientamento, significa che non ha linee di sviluppo alternative e quindi al cospetto dell’opinione pubblica rimedia la figura di chi non va al di là dell’ordinaria amministrazione.
Altra questione su cui si deve andare in chiaro è il rapporto con l’UDC. Se questo partito resta organico al Centro-Destra è ipotizzabile un gioco di sponda che nel corso degli anni ha avvantaggiato solo l’UDC molisana e penalizzato L’Unione che è apparsa a tratti subalterna alle divisioni della coalizione avversa? Altro è se a livello nazionale evolve il quadro politico, mutano le alleanze, e si afferma un contesto nuovo.
E passando a punti di merito in vista di una competizione elettorale ravvicinata a chi serve la confusione sulla gestione del post-terremoto che dà il senso dell’ammucchiata e dell’inciucio tra i vari schieramenti? Il Modello Molise lo ha inventato Silvio Berlusconi contrapponendolo al Modello Umbria. Lo ha affidato a Michele Iorio e tra i due ne è venuto fuori un fiasco clamoroso tanto è vero che al quinto anno con un numero di evacuati più alti in Umbria a tutti venne garantito il rientro in una nuova casa ricostruita in sicurezza, in Molise al quinto anno siamo ancora agli albori della ricostruzione pesante. E allora a che serve l’ipotesi che alcuni sindaci di centro-sinistra verrebbero nominati Vice-Commissari? Se una tale eventualità si realizza si offre la scialuppa di salvataggio a Michele Iorio che potrà dire che le colpe sono di tutti e non dei suoi silenzi con il cavaliere di Arcore. L’Unione al contrario deve pretendere chiarezza, occorre indagare sui ritardi, su come sono stati assunti i dipendenti della struttura commissariale e a chi sono stati affidati gli incarichi tecnici e con quali metodi. E prima che sia troppo tardi deve essere il Centro-Sinistra a chiedere sul terreno politico che è successo a S. Giuliano o qualcuno fa finta di ignorare che la discarica oggetto di procedura giudiziaria è nelle mani del Soggetto Attuatore-Commissario Delegato? E le dimissioni di un Assessore Comunale non possono passare sotto silenzio. Qual è stata la causa scatenante? E sui progetti e sulle ricostruzioni delle abitazioni private come si sta procedendo visto che nei prossimi anni si spera che potrà avviarsi questo processo anche negli altri comuni colpiti? Sempre sul merito la sanità, i fondi europei, la conoscenza delle esposizioni debitorie complessive della Regione, la crisi industriale e le infrastrutture non possono rimanere titoli astratti. Né possiamo essere commissariati su tutto o ritrovarci col Ministro di Montenero che dialoga direttamente con Iorio ritenendo inesistente L’Unione in Molise e concorda su un autostrada che non ha mai convinto il resto del Centro-Sinistra.
Come vedete c’è molto da lavorare perché al di là dei nomi su cui puntare per battere Michele Iorio si tratta di impostare un piano di attività solido, coerente e concreto, tralasciando la propaganda spicciola, i personalismi futili, i campanili e le micro-clientele da strapaese. ☺
Il 17 maggio il Tribunale di Campobasso esaminerà il ricorso de L’UNIONE che chiede l’annullamento delle elezioni regionali perché Michele Iorio era contestualmente Commissario per il Terremoto e per l’Alluvione. Su queste materie c’è un iter molto rapido e probabilmente in caso di accoglimento nei diversi gradi di giudizio, sussiste la possibilità che entro un lasso temporale non lungo si possa tornare alle urne. In una simile eventualità il Centro-Sinistra non può affidare alla Magistratura il responso dei cittadini, ma dovrà costruire un programma credibile e una compagine seria che sia in grado di vincere lo scontro elettorale. E bisogna attrezzarsi con somma urgenza con comportamenti coerenti, posizioni chiare e proposte trasparenti sui principali temi che assillano la comunità regionale.
In primo luogo va messo al bando il trasformismo e chi cambia bandiera con eccessiva disinvoltura non può essere accolto a braccia aperte. E’ il caso di un consigliere di Forza Italia che folgorato dall’Ulivo si presenta all’opinione pubblica fiancheggiato dal Sindaco di Campobasso e dal Presidente della Provincia che ne tessono le lodi agli esterrefatti molisani. Non ho nulla da eccepire sul fatto che un berlusconiano consumato ad un certo punto della propria esperienza politica si accorge che ha sbagliato tutto. Ma da lì ad essere salutato come il figliol prodigo che salva la patria e traccia la via, la verità e la vita ce ne corre. Un po’ più di pudore non guasterebbe ai vertici dell’Unione, sulla coerenza non si può scherzare pena la perdita della faccia coi cittadini. E’ il caso del Nucleo Industriale di Termoli dove per decenni ha gestito prima la DC e poi il Centro-Destra, da ultimo con un Presidente vicino a Forza Italia che per diversi mesi ha amministrato il Consorzio con atti monocratici. Non è immaginabile che la maggioranza del Consorzio passa al Centro-Sinistra, dopo la recente affermazione alle amministrative termolesi, e tutto prosegue come nulla fosse nella più scandalosa continuità. Il punto non è di carattere giudiziario, non mi interessa trasformare la politica in un fatto persecutorio verso gli avversari. La questione è che sullo sviluppo locale, sulla promozione industriale, sulla gestione del rapporto tra fabbrica, ambiente e salute dei cittadini, L’Unione ha delle proposte alternative a quelle di Forza Italia. O no? Che fine hanno fatto le declamazioni sulle chimiche, sulla turbogas e sulle indagini meritoriamente commissionate a degli esperti sull’emissioni in atmosfera e sull’incidenza di talune malattie nel comprensorio termolese? E l’Interporto progettato dal Nucleo Industriale a che serve se non c’è un porto degno di questo nome e non c’è un asse stradale e ferroviario serio che congiunge il Tirreno all’Adriatico? E il sistema di scatole cinesi e di società sorte per iniziativa della vecchia gestione che fine fanno? Se il Centro-Sinistra non ha nulla da modificare nella pianificazione dell’attività produttiva del più grande agglomerato industriale della Regione e si affida alle scelte del vecchio-nuovo Presidente di altro orientamento, significa che non ha linee di sviluppo alternative e quindi al cospetto dell’opinione pubblica rimedia la figura di chi non va al di là dell’ordinaria amministrazione.
Altra questione su cui si deve andare in chiaro è il rapporto con l’UDC. Se questo partito resta organico al Centro-Destra è ipotizzabile un gioco di sponda che nel corso degli anni ha avvantaggiato solo l’UDC molisana e penalizzato L’Unione che è apparsa a tratti subalterna alle divisioni della coalizione avversa? Altro è se a livello nazionale evolve il quadro politico, mutano le alleanze, e si afferma un contesto nuovo.
E passando a punti di merito in vista di una competizione elettorale ravvicinata a chi serve la confusione sulla gestione del post-terremoto che dà il senso dell’ammucchiata e dell’inciucio tra i vari schieramenti? Il Modello Molise lo ha inventato Silvio Berlusconi contrapponendolo al Modello Umbria. Lo ha affidato a Michele Iorio e tra i due ne è venuto fuori un fiasco clamoroso tanto è vero che al quinto anno con un numero di evacuati più alti in Umbria a tutti venne garantito il rientro in una nuova casa ricostruita in sicurezza, in Molise al quinto anno siamo ancora agli albori della ricostruzione pesante. E allora a che serve l’ipotesi che alcuni sindaci di centro-sinistra verrebbero nominati Vice-Commissari? Se una tale eventualità si realizza si offre la scialuppa di salvataggio a Michele Iorio che potrà dire che le colpe sono di tutti e non dei suoi silenzi con il cavaliere di Arcore. L’Unione al contrario deve pretendere chiarezza, occorre indagare sui ritardi, su come sono stati assunti i dipendenti della struttura commissariale e a chi sono stati affidati gli incarichi tecnici e con quali metodi. E prima che sia troppo tardi deve essere il Centro-Sinistra a chiedere sul terreno politico che è successo a S. Giuliano o qualcuno fa finta di ignorare che la discarica oggetto di procedura giudiziaria è nelle mani del Soggetto Attuatore-Commissario Delegato? E le dimissioni di un Assessore Comunale non possono passare sotto silenzio. Qual è stata la causa scatenante? E sui progetti e sulle ricostruzioni delle abitazioni private come si sta procedendo visto che nei prossimi anni si spera che potrà avviarsi questo processo anche negli altri comuni colpiti? Sempre sul merito la sanità, i fondi europei, la conoscenza delle esposizioni debitorie complessive della Regione, la crisi industriale e le infrastrutture non possono rimanere titoli astratti. Né possiamo essere commissariati su tutto o ritrovarci col Ministro di Montenero che dialoga direttamente con Iorio ritenendo inesistente L’Unione in Molise e concorda su un autostrada che non ha mai convinto il resto del Centro-Sinistra.
Come vedete c’è molto da lavorare perché al di là dei nomi su cui puntare per battere Michele Iorio si tratta di impostare un piano di attività solido, coerente e concreto, tralasciando la propaganda spicciola, i personalismi futili, i campanili e le micro-clientele da strapaese. ☺
Il 17 maggio il Tribunale di Campobasso esaminerà il ricorso de L’UNIONE che chiede l’annullamento delle elezioni regionali perché Michele Iorio era contestualmente Commissario per il Terremoto e per l’Alluvione. Su queste materie c’è un iter molto rapido e probabilmente in caso di accoglimento nei diversi gradi di giudizio, sussiste la possibilità che entro un lasso temporale non lungo si possa tornare alle urne. In una simile eventualità il Centro-Sinistra non può affidare alla Magistratura il responso dei cittadini, ma dovrà costruire un programma credibile e una compagine seria che sia in grado di vincere lo scontro elettorale. E bisogna attrezzarsi con somma urgenza con comportamenti coerenti, posizioni chiare e proposte trasparenti sui principali temi che assillano la comunità regionale.
In primo luogo va messo al bando il trasformismo e chi cambia bandiera con eccessiva disinvoltura non può essere accolto a braccia aperte. E’ il caso di un consigliere di Forza Italia che folgorato dall’Ulivo si presenta all’opinione pubblica fiancheggiato dal Sindaco di Campobasso e dal Presidente della Provincia che ne tessono le lodi agli esterrefatti molisani. Non ho nulla da eccepire sul fatto che un berlusconiano consumato ad un certo punto della propria esperienza politica si accorge che ha sbagliato tutto. Ma da lì ad essere salutato come il figliol prodigo che salva la patria e traccia la via, la verità e la vita ce ne corre. Un po’ più di pudore non guasterebbe ai vertici dell’Unione, sulla coerenza non si può scherzare pena la perdita della faccia coi cittadini. E’ il caso del Nucleo Industriale di Termoli dove per decenni ha gestito prima la DC e poi il Centro-Destra, da ultimo con un Presidente vicino a Forza Italia che per diversi mesi ha amministrato il Consorzio con atti monocratici. Non è immaginabile che la maggioranza del Consorzio passa al Centro-Sinistra, dopo la recente affermazione alle amministrative termolesi, e tutto prosegue come nulla fosse nella più scandalosa continuità. Il punto non è di carattere giudiziario, non mi interessa trasformare la politica in un fatto persecutorio verso gli avversari. La questione è che sullo sviluppo locale, sulla promozione industriale, sulla gestione del rapporto tra fabbrica, ambiente e salute dei cittadini, L’Unione ha delle proposte alternative a quelle di Forza Italia. O no? Che fine hanno fatto le declamazioni sulle chimiche, sulla turbogas e sulle indagini meritoriamente commissionate a degli esperti sull’emissioni in atmosfera e sull’incidenza di talune malattie nel comprensorio termolese? E l’Interporto progettato dal Nucleo Industriale a che serve se non c’è un porto degno di questo nome e non c’è un asse stradale e ferroviario serio che congiunge il Tirreno all’Adriatico? E il sistema di scatole cinesi e di società sorte per iniziativa della vecchia gestione che fine fanno? Se il Centro-Sinistra non ha nulla da modificare nella pianificazione dell’attività produttiva del più grande agglomerato industriale della Regione e si affida alle scelte del vecchio-nuovo Presidente di altro orientamento, significa che non ha linee di sviluppo alternative e quindi al cospetto dell’opinione pubblica rimedia la figura di chi non va al di là dell’ordinaria amministrazione.
Altra questione su cui si deve andare in chiaro è il rapporto con l’UDC. Se questo partito resta organico al Centro-Destra è ipotizzabile un gioco di sponda che nel corso degli anni ha avvantaggiato solo l’UDC molisana e penalizzato L’Unione che è apparsa a tratti subalterna alle divisioni della coalizione avversa? Altro è se a livello nazionale evolve il quadro politico, mutano le alleanze, e si afferma un contesto nuovo.
E passando a punti di merito in vista di una competizione elettorale ravvicinata a chi serve la confusione sulla gestione del post-terremoto che dà il senso dell’ammucchiata e dell’inciucio tra i vari schieramenti? Il Modello Molise lo ha inventato Silvio Berlusconi contrapponendolo al Modello Umbria. Lo ha affidato a Michele Iorio e tra i due ne è venuto fuori un fiasco clamoroso tanto è vero che al quinto anno con un numero di evacuati più alti in Umbria a tutti venne garantito il rientro in una nuova casa ricostruita in sicurezza, in Molise al quinto anno siamo ancora agli albori della ricostruzione pesante. E allora a che serve l’ipotesi che alcuni sindaci di centro-sinistra verrebbero nominati Vice-Commissari? Se una tale eventualità si realizza si offre la scialuppa di salvataggio a Michele Iorio che potrà dire che le colpe sono di tutti e non dei suoi silenzi con il cavaliere di Arcore. L’Unione al contrario deve pretendere chiarezza, occorre indagare sui ritardi, su come sono stati assunti i dipendenti della struttura commissariale e a chi sono stati affidati gli incarichi tecnici e con quali metodi. E prima che sia troppo tardi deve essere il Centro-Sinistra a chiedere sul terreno politico che è successo a S. Giuliano o qualcuno fa finta di ignorare che la discarica oggetto di procedura giudiziaria è nelle mani del Soggetto Attuatore-Commissario Delegato? E le dimissioni di un Assessore Comunale non possono passare sotto silenzio. Qual è stata la causa scatenante? E sui progetti e sulle ricostruzioni delle abitazioni private come si sta procedendo visto che nei prossimi anni si spera che potrà avviarsi questo processo anche negli altri comuni colpiti? Sempre sul merito la sanità, i fondi europei, la conoscenza delle esposizioni debitorie complessive della Regione, la crisi industriale e le infrastrutture non possono rimanere titoli astratti. Né possiamo essere commissariati su tutto o ritrovarci col Ministro di Montenero che dialoga direttamente con Iorio ritenendo inesistente L’Unione in Molise e concorda su un autostrada che non ha mai convinto il resto del Centro-Sinistra.
Come vedete c’è molto da lavorare perché al di là dei nomi su cui puntare per battere Michele Iorio si tratta di impostare un piano di attività solido, coerente e concreto, tralasciando la propaganda spicciola, i personalismi futili, i campanili e le micro-clientele da strapaese. ☺
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