veicolo lento
1 Ottobre 2011 Share

veicolo lento

 

Sei volti: lunghe barbe e sguardi severi, sembrano venuti davvero dal 1800. È ciò che riproduce la foto segnaletica che in questi giorni è in giro sul web. In realtà gli arrestati sono nove, nove membri di una comunità Amish degli Stati Uniti. Io l’ho vista per la prima volta su un articolo del Corriere della Sera online. Ad una prima occhiata, l’immagine di quelle persone rigide e barbute – pronte per essere rinchiuse in prigione – abbinata al sostantivo “Amish” che appare nel titolo, fa pensare ad una di quelle spiacevoli notizie di fondamentalismo religioso che di questi tempi non è raro trovare sui giornali: avranno di sicuro fatto una strage per motivi religiosi… e invece no, il motivo del loro arresto è molto meno grave e, se vogliamo, anche più originale: si sono semplicemente rifiutati di appendere al loro carro trainato da cavalli il triangolino arancione che negli USA segnala un veicolo lento.

Ma a questo punto è necessario fare un po’ di chiarezza: che ci fanno negli Stati Uniti delle persone del 1800 su un carro trainato da cavalli? Vi assicuro che non hanno utilizzato una macchina del tempo: può sembrare strano, ma quelle persone stanno vivendo la loro fede. Amish è una di quelle confessioni cristiane minori, collocata all’interno del protestantesimo. Nascono in Svizzera nel 1693. Nel 1800 sono costretti a spostarsi in America a causa delle persecuzioni subìte in Europa. Da allora, il loro modo di vivere non è cambiato: seguono, nel limite del possibile, le stesse regole che seguivano due secoli fa. Ad esempio, si rifiutano di usare l’elettricità: non è in armonia con il creato, lo rovina, come rovina la semplicità del vivere; naturalmente sono invece ammesse le fonti di energia naturali. Ancora, si rifiutano di utilizzare le automobili, perché non si conciliano con il loro ideale di umiltà… ecco qui i carri trainati dai cavalli. Anche il loro modo di vestire non è finalizzato ad apparire belli, ma solo alla sua funzionalità essenziale; di conseguenza l’abbigliamento degli Amish è molto vicino a quello del XIX secolo. Dal punto di vista sociale, invece, sono dei difensori della pace nella maniera più assoluta: rifiutano il servizio militare, addirittura non portano i baffi (solo barbe) perché li associano alla cultura marziale e violenta. Pensavo che essere adolescente in un villaggio Amish non dovesse essere così entusiasmante… invece, dopo essermi documentato, con stupore ho scoperto che nel periodo dell’adolescenza, i ragazzi e le ragazze possono condurre una vita normalissima: possono vestire come vogliono, possono fare la vita che fa un qualsiasi adolescente (anche bere alcolici!). Questo è considerato come un test di fede: se la loro fede è sincera, torneranno presto ai loro villaggi e alle loro regole severe.

Ma torniamo ai nostri nove uomini arrestati: adesso possiamo guardarli con occhi diversi. E soprattutto capiamo perché non hanno voluto applicare il triangolo arancione al loro carro: il colore è troppo vivace, va contro il loro “codice di modestia”. Ovviamente non possiamo giustificarli: la loro pena è giusta, sono andati volontariamente contro la legge.

Quando ho letto questa notizia, sono stato sorpreso, ma non turbato: chi non rispetta la legge, ne paga le conseguenze (nel loro caso una decina di giorni di carcere). Poi, per il protestantesimo più vicino a noi, pensiamo ai Valdesi, ai Luterani o ai Battisti, il protestantesimo “storico” insomma, vale il principio secondo cui “per essere un buon cristiano, devi essere per prima cosa un buon cittadino”: rispettare la legge di Dio, ma allo stesso tempo e con la stessa importanza, la legge dello Stato.

Piuttosto mi hanno infastidito i commenti che la comunità del web ha lasciato sotto l’articolo… non tutti, ovviamente, ma la maggior parte ha dimostrato soltanto ignoranza  lanciandosi in critiche gratuite contro le comunità Amish. Non manca chi non ha capito assolutamente niente di ciò che ha letto ed è comunque lì, in prima fila, a scrivere e polemizzare. Per fortuna ci sono anche commenti simpatici, come quello di un certo Roberto: visto dove stiamo andando con le nostre super evolute società, rallentare un po’ farebbe bene sicuramente a tanti. Oltre il suo significato più immediato, chiarissimo, questo commento mi ha portato alla mente la distruzione del territorio piemontese che si sta portando avanti per la costruzione di una linea ferroviaria veloce (TAV); non propongo di tornare ai carretti, ma penso che sia giusto riflettere su questi argomenti, acquisendo tramite il confronto con le altre culture ciò che può giovare ad una crescita e mettendo da parte critiche che non servono a niente.

Concludo tornando ai nostri nove uomini ottocenteschi, con un particolare che può essere confortante: in carcere non sono stati obbligati ad indossare la sgargiante tuta arancione tipica delle prigioni statunitensi. La loro modestia è stata rispettata concedendo loro delle tute scure. ☺

luca903@gmail.com

 

eoc

eoc