Vino e luoghi comuni
7 Luglio 2019
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Vino e luoghi comuni

“Bevete del vino in inverno perché fa freddo e d’estate perché fa caldo” (H.G. Bohn). È un pregiudizio diffuso che l’estate è la stagione della birra mentre il vino è per le stagioni fredde. Nulla di più sbagliato! Qui di seguito proponiamo un vademecum per gli enoturisti e per tutti gli amanti del vino con i 10 luoghi comuni ed errori da evitare.

10 – Bere spumanti e moscato solo a Natale. In Italia ancora l’80% delle bollicine è relegato a un consumo natalizio. Ma siamo pazzi? Quanto si può godere in estate con un buon metodo classico o un Prosecco di quelli giusti? Queste tipologie dovrebbero essere bevute soprattutto da giugno a settembre. E ancora peggio se la passa il Moscato, che d’estate lo si dimentica del tutto… E invece volete mettere un aperitivo appena tornati dalla spiaggia, dopo una bella doccia rinfrescante con la frutta di stagione e un bicchiere frizzantino e profumatissimo di Moscato? Un calice di Spumante, o un dolcissimo sorso di Moscato sono leggeri e rinfrescanti. Provare per credere!

9 – Riempire troppo il bicchiere. Se ti sei sempre chiesto per quale ragione i bicchieri da vino sono in genere panciuti, un motivo c’è: l’ampiezza del calice consente la diffusione di aromi e profumi e favorisce la degustazione. Se riempi troppo il bicchiere, tutto questo viene meno! Non farlo: puoi sempre versarne un altro dopo il primo!

8 – Tenere il bicchiere in modo sbagliato. Il bicchiere si tiene sempre dalla base oppure dallo stelo, mai dalla coppa! I rischi? Scaldarlo o peggio ancora alterarne il gusto. Se poi abbiamo le mani piene di crema solare, l’effetto potrebbe essere davvero terribile! Se avete dubbi, bere dalla bottiglia non vale!

7 – Raffreddare troppo il vino. Ricorda che il vino è vivo: si tratta di un liquido dinamico, Se congeli una bottiglia (o ci vai vicino) comprometti sapore, profumi, gusto e piacere. Occorre prestare attenzione alla temperatura di servizio che muta in ragione del tipo di vino.

6 – Bere sempre gli stessi vini. In Italia esistono più di 500 vini con denominazione (Doc, Docg e Igt). Senza contare quelli altrettanto buoni, ma che per disciplinare non ne hanno diritto. Bere sempre la stessa etichetta non è solo un errore, è proprio volersi male! Lasciati sedurre da un gusto nuovo: la parola d’ordine con il vino è cambiare!

5 – Mettere il ghiaccio nel vino. In apparenza può sembrare una buona idea, per accelerare il raffreddamento. Non lo è. Il vino viene allungato con l’acqua e ne risente in termini di degustazione: una glacette è meglio.  Perché il ghiaccio va bene, ma fuori dal bicchiere.

4 – Usare bicchieri di plastica. Non si fa. Vetro o cristallo, niente plastica. Il bicchiere spesso è sottovalutato, ma contribuisce in maniera sostanziale al piacere del vino. Solo vetro!

3 – Vino rosso a temperatura ambiente. Quando ci sono 30 gradi meglio non servire bevande a temperatura ambiente! Questa regola vale anche per i rossi: abbassatene la temperatura fino a 16 – 18 gradi e godetevi anche un Montepulciano a  Ferragosto! Il vino non deve avere tabù: bisogna soltanto consumarlo nel modo giusto, rispettandone le caratteristiche.

2 – Dedicare poco tempo all’assaggio. Un bicchiere di vino fresco dopo una giornata in spiaggia? Va bene ma sorseggiandolo con calma. Il vino non va ingoiato senza gustarlo: si tratta di un momento condiviso, e da condividere con gli altri commensali. Chiacchierando, magari: il vino alleggerisce l’atmosfera e trasforma in sorrisi i momenti trascorsi insieme.

1 – Aggiungere una fettina di limone. I sommelier ne parlano con stupore: è un’abitudine piuttosto diffusa, forse mutuata dal fatto che alcune birre si consumano con una fetta di limone… L’acido del limone ha la meglio sul sapore del vino, qualsiasi vino… e non è l’ideale per coglierne le sfumature, i segreti, i piccoli inconfondibili segni particolari che fanno di ogni vino un unicum.

Nunc est bibendum et Proosit!

Cantine D’Uva

 

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