Tag "Gennaio2011"
gocce mediatiche
Prima di congedarsi l’anno 2010 ci ha regalato una delle più clamorose “bolle mediatiche” degli ultimi anni. Annunciati, pubblicizzati, spasmodicamente attesi, i segreti carpiti dal sito Wikileaks [pronuncia: uichilics] hanno convulsamente animato la discussione di qualche serata lasciando –
il livellamento di massa
Lo scaffale impolverato ha bisogno di essere spolverato. Ed è così, banalmente così, che ritrovo alcuni miei appunti di un “gruppo di studio” con la data Lanuvio, 28 Feb. 1972 (!)e… mi ritorna nostalgia e stupore. Tre libri tracciano
una politica sregolata
Viviamo una stagione politica in cui si registra una confusione di idee che non produce proposte concrete. Da un po’ di tempo si respira un’aria pervasa dal calo di rispetto delle leggi che produce una cultura centrata sui propri
un mesto anniversario
Le celebrazioni del 150° dell’unità d’Italia ci invitano ad un approfondimento delle ragioni e delle stagioni dell’evento unitario. Non si avverte un grande entusiasmo attorno alla ricorrenza. Il movimento leghista continua a contestarne il valore, nel rifiuto tenace dei
la speranza per compagna
La fine di un anno e l’inizio di un altro (che sia poi veramente “nuovo” questo anno è tutto da verificare) comporta spesso un momento di riflessione e di sguardo aperto verso quello che noi chiamiamo “futuro”. Questo guardare,
telepetescia
Alcuni giorni fa, Telepetescia, per difendere l’indifendibile Iorio, si è imbarcata in una traversata rischiosissima, senza neanche avvertire la capitaneria di porto. Per bacchettare il Pompiere della Sera, noto giornale bolscevico, si è avventurata in ragionamenti complicatissimi, addirittura mandando
la centoventotto rossa
C’è memoria ma non rimpianto in questo “quasi romanzo” di Elena Marinelli, la centoventotto rossa, affidato al flusso di coscienza di più voci narranti e ad una lingua non decantata, ma custode di una gelosa tenerezza nei confronti di
foto archivio
Pubblicata a gennaio 2011
prosa caravaggesca
“Io viaggio da solo”, l'inciso in un prolungato monologo di un amico, mi ha fornito la chiave di lettura del lavoro letterario di Maria Concetta Barone; lei non viaggia mai da sola. La sua è una scrittura sempre parziale