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Acqua privatizzata, trivellazioni, sanità allo sbando, debiti che strozzano un popolo già ridotto in miseria. Eppure, questo stesso popolo si divide intorno al tema dei migranti. “Divide et impera” la fa da padrone, ma solo perché noi abbiamo smesso di informarci, di tenere alta la guardia e di pretendere risposte ai problemi collettivi. Quelli veri. Ricordiamo: El pueblo unido jamás será vencido!

NUOVA RUBRICA: I CONTI IN TASCA AI POLITICI MOLISANI. ll Molise è in piena emergenza con un calo del 53% delle esportazioni e disoccupazione giovanile alle stelle. E i nostri politici che fanno? Oggi ci occupiamo di Roberto Ruta. L’ideatore delle Gran Manze e delle larghe intese molisane, mai stato “di sinistra”, oggi è pronto a schierarsi a manca del Pd. Sarà pronto a cantare “bandiera rossa” per essere rieletto?

Se il consiglio regionale avesse consentito, con l’approvazione della nuova legge, la formazione di due soli gruppi, uno di maggioranza e uno di opposizione, avremmo risparmiato milioni di euro e non avremmo assistito a questo spettacolo indecoroso.

Tanti scandali hanno riguardato il Molise negli ultimi anni. Tra questi, ricordiamo la proliferazione incontrollata dell’eolico, ribattezzato “eolico selvaggio”. Questo è potuto succedere perché la regione attende un piano energetico dal 2006. Piano che dovrebbe stabilire regole certe, dopo che in regime di vacatio si è continuato ad installare impianti energetici pur avendo superato il fabbisogno regionale da un pezzo. Sarà l’ennesimo flop?

Di recente, la giunta regionale del Molise ha approvato una proposta di legge regionale per tutelare le persone con disturbi dello spettro autistico. Ma il rischio è che si ripeta quanto è accaduto con la legge regionale sulla vita indipendente, che purtroppo è un bellissimo quadro senza cornice, visto che da diversi anni non viene racimolato un euro per la sua attuazione.

Il Molise che resiste potrebbe partire proprio dalla “Fiera di ottobre” che, rivisitata in chiave culturale, potrebbe rappresentare il volano dell’economia agricola regionale. L’idea consiste nel creare un’occasione di crescita dove l’imprenditore agricolo interessato entra “ignorante” ed esce “acculturato” e già con l’idea di come cavalcare la filiera. La filiera è la vera scommessa per l’economia. Vogliamo perderla?

Lettera aperta a quanti amano la terra che li ha generati. A Civitacampomarano, paese oggi sconquassato da una frana che rischia di annientarlo se non si interviene subito e bene, il piccolo Giuseppe è il simbolo geniale della prima edizione dello street art fest. Sotto la scritta il Molise cancella non esiste per scrivere resiste, esprimendo al meglio il dilemma di una regione allo sbando, ma attraversata da una passione e tensione verso il futuro.

I comuni del “cratere” sono lievitati da 14 a 83 e i fondi per lo sviluppo economico son finiti per la campagna elettorale di Iorio. A denunciarlo è Raffaele Cantone. Quei soldi mal spesi hanno comportato l’esclusione dal programma di ricostruzione di un consistente numero di cittadini. E la Regione? Si costituisce contro di loro in tribunale. Mentre si continua ogni anno a sfilare per le strade di San Giuliano. 14 anni non son serviti a niente?

Aumenta il divario tra ricchi e poveri. Si dicono un sacco di bugie sull’andamento dell’economia, mentre si perdono il diritto al lavoro e alla salute. Costruiamo barriere per fermare i disperati, ma armiamo i loro aguzzini e rubiamo le loro ricchezze. Calpestiamo la costituzione e prendiamo in giro i terremotati (la Regione Molise è controparte attiva in Tribunale contro i cittadini senza casa). Non sarebbe bene rovesciare un mondo al rovescio?